Un caso di scomparsa finito nel modo più tragico. Possiamo riassumerlo così quanto accaduto a Matera, dove Matteo Barbalinardo, giovane del quale si erano perse le tracce dallo scorso giovedì, è stato ucciso e per la sua morte è già stato fermato un coetaneo, che ha già confessato il delitto. 17 anni la vittima, altrettanti il suo assassino reo confesso. La madre della vittima, come rivelato dall’inviato della trasmissione Chi l’ha visto 12.25, ha lanciato delle accuse molto gravi dicendo che le autorità avrebbero lasciato da solo il ragazzo. Silvana Tosella ha commentato ai microfoni della trasmissione di Rai3: “Sono andata tante volte al comune per chiedere anche solo un piccolo impegno per mio figlio, ma mi hanno sempre detto che mi avrebbero fatto sapere”. Intanto gli inquirenti sarebbero ancora al lavoro al fine di trovare riscontro alle parole dell’amico della vittima, attualmente in stato di fermo, nel tentativo di comprendere fino in fondo non solo le motivazioni della scomparsa del giovane studente ma anche della sua morte, forse legata alle cattive compagnie frequentate insieme all’amico 17enne che, davanti agli inquirenti, dopo un lungo interrogatorio avrebbe vuotato il sacco ammettendo le sue responsabilità. Al momento il giovane in stato di fermo sarebbe molto scosso e non sarebbero ancora emersi particolari aggiuntivi rispetto all’omicidio.



È stato trovato senza vita nella giornata di ieri in un cantiere a Marconia di Pisticci, in provincia di Matera, poco distante dalla sua abitazione. Sul suo corpo, diverse ferite da arma da taglio, tali da far subito ipotizzare un terribile omicidio. Nella notte è stato fermato un suo coetaneo con l’accusa di aver ucciso l’amico e, come rivela Repubblica.it, dopo un lungo interrogatorio alla presenza del pm di Potenza, il giovane ha confessato il delitto. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare che alla base dell’omicidio del 17enne ci fosse una lite esplosa nella giornata di ieri per un debito di pochi euro legato alla droga anche se gli inquirenti sul punto non hanno confermato del tutto, proseguendo così le loro indagini alla luce delle pochissime indicazioni fornite dal ragazzo attualmente in stato di fermo e visibilmente provato per quanto commesso. Dopo aver trascorso insieme gran parte della serata lo scorso giovedì, durante l’interrogatorio il 17enne aveva inizialmente asserito di aver visto Matteo solo intorno alla mezzanotte per l’ultima volta. Quella sera, la vittima non aveva fatto ritorno a casa e la madre aveva prontamente lanciato l’allarme. Inizialmente era stata ipotizzata anche la tesi dell’allontanamento volontario, fino alla scoperta del suo cadavere, avvenuta nel pomeriggio di domenica.



Il 17enne reo confesso ed attualmente in stato di fermo, figlio di genitori entrambi separati, aveva abbandonato gli studi ma non aveva ancora iniziato a lavorare. Il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, dopo la diffusione della drammatica notizia ha voluto rilasciare un primo commento a caldo: “E’ un evento che ci addolora e ci preoccupa perché coinvolge un ragazzo giovane che purtroppo viveva una situazione difficile”. Al momento il primo cittadino non intende sbilanciarsi oltre, in attesa di tutti i risultati sull’accaduto che possano o meno confermare se l’episodio sia da considerarsi “sintomatico di fenomeni che destano allarme sociale”. Finora, infatti, non ci sarebbero certezze delle frequentazioni dei due giovani né del contesto nel quale sarebbe avvenuto l’omicidio.

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