«Ditemi chi vive con gli organi di Riccardo»: questo l’appello del padre Marco Galbiati a La Vita in Diretta. Il 15enne della provincia di Lecco si stava divertendo su una pista da sci all’Aprica, poi un infarto ha fermato improvvisamente il suo cuore. Dopo la sua morte, però, hanno continuato a vivere tre persone: ha donato, infatti, i reni, il fegato e le cornee. Ora suo padre vorrebbe conoscere quelle tre vite che suo figlio ha salvato. «Una mattina ho voluto scrivere un messaggio sui social per chiedere aiuto per trovare queste persone e ringraziarle perché hanno dentro loro un po’ di Riccardo. Vorrei raccontare loro qualcosa di mio figlio».
I social hanno il potere di mettere tutti in connessione, da qui l’idea di pubblicare il suo appello. Marco Galbiati non conosce l’identità di chi ha ricevuto gli organi di suoi figlio, ma spera che loro sappiano a chi appartengono. «So solo che sono andati a Bergamo, a Milano e in Veneto, ma sono solo “soffiate”», aveva rivelato a Vanity Fair.
Finora nessuno lo ha contattato, ma non smette di sperare che qualcuno lo faccia. A La Vita in Diretta ha spiegato che sta progettando di aprire una scuola di cucina, pasticceria e sommelier in onore di suo figlio Riccardo, che studiava da chef.
Ma a Raiuno ha ripercorso anche quelle ore terribili nelle quali il 15enne ha perso la vita: «Quando l’abbiamo trasportato a Bergamo ho pensato di averlo portato in Paradiso. Non c’era rumore, ma una luce spettacolare. Prima di atterrare il medico mi ha detto che Riccardo era morto». Hanno provato a riattivare il cuore e gli altri organi, ma era rimasto un’ora senza ossigeno, quindi è stata dichiarata la morte cerebrale dopo tre giorni. «Ci hanno chiesto se volevamo salvare altre vite, ma non penso che abbiamo preso noi questa decisione: penso ce l’abbia detto lui», ha concluso Marco Galbiati a La Vita in Diretta.