Il grosso coltello con cui Valerio Andreucci avrebbe ucciso il veterinario Olindo Pinciaroli è stato ritrovato a 150 metri dal luogo del delitto. L’indiscrezione è stata rivelata dall’Ansa, secondo cui l’arma era sporca di sangue. Ora verrà sottoposta ad accertamenti per verificare le impronte. Il collaboratore del veterinario non ha confessato l’omicidio: finora ha descritto una rapina ad opera di quattro sconosciuti, ma si è più volte contraddetto durante l’interrogatorio. Il pm ha disposto la convalida del fermo a suo carico: per ora l’ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione. L’autopsia servirà invece a fare chiarezza sui colpi mortali, ma è ancora da mettere a fuoco il movente dell’assassino. Stando a quanto rivelato a La Vita in Diretta, gli inquirenti stanno vagliando diverse ipotesi. Non si esclude che Olindo Pinciaroli abbia scoperto i precedenti di Valerio Andreucci, che ha processi a carico per reati di furto e ricettazione. Per questo hanno litigato? I punti oscuri su cui fare luce sono ancora tanti. (agg. di Silvana Palazzo)
E’ un vero e proprio giallo la morte del veterinario Olindo Pinciaroli, accoltellato nella mattinata di ieri mentre si trovava a bordo dell’ambulanza insieme ad un suo giovane collaboratore. Quest’ultimo sarebbe scampato alla follia omicida di alcuni soggetti al momento ricercati, riportando solo qualche lieve ferita a mani e a una gamba oltre ai segni di una botta alla tempia. Il suo racconto reso agli inquirenti nel corso di un lungo interrogatorio, tuttavia, avrebbe ancora alcuni aspetti da chiarire. E’ quanto emerso dal CorriereAdriatico.it che ha rivelato come in contemporanea alle dichiarazioni del giovane, tenuto sotto interrogatorio per l’intera notte, siano proseguite le indagini al fine di trovare conferma alle sue parole. Stando ad una prima ispezione medico-legale sul corpo della vittima, pare che l’uomo sia stato ferito con varie coltellate al torace, all’addome, ad un gluteo e al collo, ma riporterebbe anche contusioni sospette riconducibili ad un investimento. Il sospetto è che Olindo sia sceso dall’ambulanza veterinaria per sfuggire dalle coltellate violente per poi finire sotto lo stesso furgone. Amante dei cavalli, professionista stimato nella zona, le ipotesi attorno alla sua morte si rincorrono in queste ultime ore e c’è anche chi sospetta che dietro la sua uccisione possa esserci qualche operazione illegale o scorretta legata al mondo delle corse, della compravendita di purosangue o delle scommesse e che lo stesso veterinario accoltellato si sarebbe rifiutato di compiere, o che avrebbe visto e forse non taciuto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Il mistero della morte di Olindo Pinciaroli, un veterinario ucciso a Osimo, in provincia di Ancona, impegnerà ancora le indagini delle autorità nelle prossime ore. Il 54enne, specializzato nella cura dei cavalli, era originario di Montelupone, una località in provincia di Macerata, aveva viaggiato prima del ritrovamento del suo corpo con un collaboratore di 23 anni. Il giovane ha dovuto affrontare un interrogatorio di diverse ore presso la Caserma dei Carabinieri e sembra che presentasse delle leggere escoriazioni su una gamba ed alle mani. Alcuni punti della sua versione risultano inoltre oscuri, soprattutto per quanto riguarda le quattro persone che sarebbero responsabili della morte di Olindio Pinciaroli. Secondo la ricostruzione del collaboratore, i due si trovavano infatti a bordo dell’ambulanza veterinaria quando sono stati affiancati da un’auto, da cui sarebbero scese 4 persone con l’intento di rapinarli.
Sul caso stanno indagando i Carabinieri di Osimo e di Ancona, sotto la guida del sostituto procuratore Marco Puccilli. Come sottolinea Il Secolo XIX, le autorità stanno cercando dei riscontri per convalidare la versione fornita dal 23enne. Il medico legale intanto ha potuto fare una prima verifica del corpo del veterinario Olindo Pinciaroli, che sarebbe stato accoltellato all’addome, al collo, al torace e ad un gluteo. Sul cadavere sono presenti tuttavia anche delle tracce compatibili con un investimento. L’ipotesi è che possa essere stato travolto dalla stessa ambulanza in seguito ad un tentativo del 54enne di sfuggire alle coltellate. Secondo alcuni testimoni il delitto potrebbe essere in realtà connesso con il mondo dell’equitazione, a causa del ruolo di allevatore di cavalli della vittima. Qualcuno ha ipotizzato infatti che il veterinario possa essere stato ucciso perché testimone di illeciti nel mondo delle corse e delle scommesse.