Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina facebook fa notare due fotografie messe sui siti di Corriere della Sera e di Repubblica ieri, dopo che è stata rivelata l’identità del killer di Manchester. Le foto vengono indicata come quelle della sorella del terrorista, una bellissima donna a giudicare dalla foto, di nome Jomana Abedi. Peccato, fa notare la Lucarelli, che quella nella foto è Maya Ahamd, una modella con un milione di follower, e l’altra anche, Janice Joostama. Quale l’inganno? Che la sorella del terrorista sul suo profilo facebook usava quelle due immagini, ma nessun giornalista si è dato cura di verificare. Non solo, dice la Lucarelli: probabilmente se le due ragazze non fossero state così appariscenti nessuno le avrebbe usato perché in fondo che importanza ha a proposito del fattaccio. Ma essendo belle, la notizia che la sorella del killer era un f… ne andava sbattuta in prima pagina, dice. La Lucarelli ha anche contattato una delle due che vive a Dubai:”Sapevo tutto e mi sto muovendo legalmente. È folle che si utilizzino foto di ragazze inconsapevoli per fare clickbating. Lo hanno fatto con me e anche con Nadine, un’attrice indiana. È assurdo e inaccettabile”.



Acchiappano click, gettano confusione nell’informazione, pensano di essere spiritosi, distraggono dalle vere notizie. Sono i professionisti delle bufale o fake news che sempre più numerosi hanno preso piede sulla Rete e sui social network, persone senza una vita reale ma solo virtuale, anonimi e bugiardi. Dopo la strage di ieri sera all’arena di Manchester diverse sono queste notizie diffuse, ad esempio una foto della cantante Ariana Grande ferita al volto dopo l’esplosione.



Si tratta di una foto ripresa da un programma televisivo di due anni fa intitolato Scream Queens. Poi, siccome ancora adesso diversi sono i ragazzini che risultano dispersi dopo l’esplosione di ieri, è stata postata la foto di un bambino down citandolo come disperso: si tratta di una pubblicità di vestiti. Altri hanno invece postato su twitter la richiesta di ricerca di amici inesistenti che sarebbero dispersi dopo l’attentato.

Simile a questa un falso account si è spacciato per il padre di una ragazza morta, ma anche questo è risultato un falso. Quella che ha invece destato più preoccupazione è stata la diffusione di una notizia che diceva che c’era stato un secondo attentato all’ospedale di Manchester e che dunque si stava assistendo a una serie di strage come quelle successe due anni fa a Parigi. Numerosi poi i post di rivendicazione dell’attentato da parte di miliziani dell’Isis, di cui al momento ancora non is sa se siano face o purtroppo reali.