Davide Vannoni, l’inventore del cosiddetto “metodo Stamina”, dovrà restare in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Torino, respingendo l’istanza di scarcerazione avanzata dal suo legale, dopo che un mese fa Vannoni era stato arrestato dai Nas con l’accusa di aver esportato in Georgia la sua attività di infusioni di staminali considerate dannose dal Ministero della Salute.
Il suo avvocato Liborio Cataliotti, come riportato da corriere.it, si era appellato ai giudici affinché concedessero a Vannoni la libertà o quantomeno una misura cautelare “meno afflittiva” in ragione delle sue difficili condizioni di salute:”Il mio assistito ha seri problemi di salute – aveva spiegato Cataliotti – ha fatto un solo giorno di carcere, poi è stato trasferito al reparto detenuti dell’ospedale Molinette dove tuttora sta. Può alzarsi dal letto soltanto venti minuti al giorno su ordine del medico”.
Di parere opposto era stata la procura, sottolineando da una parte il pericolo di fuga, dall’altra quello di reiterazione del reato da parte di Vannoni. Secondo gli inquirenti il padre di Stamina starebbe valutando di trasferirsi in un altro paese, probabilmente Santo Domingo, per continuare la sua presunta terapia indisturbato. Vannoni è accusato di essere a capo di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla somministrazione di farmaci pericolosi per la salute. Un paio di anni fa, davanti ai giudici, aveva patteggiato una pena di un anno e dieci mesi.