In attesa di capire cosa verrà fuori dall’udienza odierna del processo per l’omicidio di Isabella Noventa, il ritratto che viene fuori dalle intercettazioni di Freddy e Debora Sorgato è quello di due complici per nulla pentiti di aver eliminato la segretaria di Albignasego. Come riportato da Il Mattino di Padova, dalla trascrizione di un colloquio in carcere tra la mamma dei Sorgato, Dolores, e la figlia Debora si evince come siano davvero poche le speranze di ritrovare il corpo della donna uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016. Senza preoccuparsi del fatto che sia presente anche il figlio, Debora il 22 luglio scorso – sapendo di poter essere intercettata – ricorre ai gesti per “tranquillizzare” i familiari sul fatto che non potrà essere incastrata dal cadavere della Noventa: per questo solleva il braccio destro e a più riprese muove la mano come a dire “è lontano”. Subito dopo si rivolge con forza alla madre:”Tu guardami solo… tu devi solo guardarmi”, e di nuovo – secondo l’interpretazione fornita dagli inquirenti – sottolinea ad ampi gesti che il corpo di Isabella non è qui ma “lontano”. (agg. di Dario D’Angelo)



Il processo sul delitto di Isabella Noventa va avanti, dopo la richiesta di condanna avanzata lo scorso giovedì dal pm Giorgio Falcone a carico dei tre imputati. Freddy e Debora Sorgato, ora più che mai rischiano seriamente l’ergastolo. E’ questa la richiesta del pubblico ministero di fronte alla quale i due fratelli imputati non avrebbero avuto alcun tentennamento ma che anzi, come raccontato dal fratello della vittima, avrebbe addirittura strappato un piccolo accenno di sorriso nella donna, all’uscita dall’aula del Tribunale. Decisamente più lieve la pena richiesta a carico di Manuela Cacco, pari a 16 anni e 8 mesi, per via di quella collaborazione costante con gli inquirenti e per un suo ruolo – secondo l’accusa – non predominante nel delitto di Isabella Oggi, intanto, si tornerà in aula per una nuova importante udienza. Accantonati gli ultimi tre appuntamenti aventi per protagonista il pm e la sua interminabile requisitoria, a prendere la parola nella giornata odierna saranno le parti civili, prima delle successive due udienze dedicate alla difesa e in programma per il 30 maggio ed il 6 giugno.



Quest’ultima data potrebbe essere quella decisiva nella quale è attesa la sentenza del giudice a carico dei tre presunti assassini della segretaria uccisa tra il 15 ed il 16 gennaio 2016. Dopo le richieste del pm, il fratello della vittima, Paolo Noventa, torna ad essere, per quanto possibile, fiducioso. E’ quanto emerso dalle sue parole a caldo rilasciate al quotidiano Mattino di Padova al quale ha commentato: “Le richieste del pm leniscono in parte il nostro dolore nell’attesa di una sentenza definitiva che le confermi”. Il desiderio più grande della famiglia Noventa, tuttavia, continua ad essere rappresentato dal ritrovamento del corpo di Isabella: “Speriamo ancora che ci dicano dov’è”, ha aggiunto Paolo, comunque confortato dall’idea che sarà fatta giustizia.



Le richieste di condanna della pubblica accusa, hanno accentuato ancora di più le ipotesi sulle reali responsabilità nel delitto di Isabella Noventa. L’idea che a commettere materialmente l’omicidio possa essere stata proprio Debora Sorgato, ora troverebbe maggiore conferma anche dalle intercettazioni ambientali registrate in carcere. Il 22 giugno scorso, Freddy Sorgato ricevette in carcere la visita dell’ex fidanzata storica. In merito, si legge nell’informativa: “Il detenuto, su richiesta dell’amica, confida apertamente che sta coprendo la sorella senza spiegarne il motivo…”. Gli inquirenti non avrebbero mai smesso di pensare che dietro il delitto potesse realmente esserci la mano di Debora “e che lui si sarebbe assunto tutte le responsabilità per fare uscire dal carcere la congiunta”, aggiunge la nota. Nel colloquio in carcere, l’ex fidanzata ammise di provare difficoltà nel credere che lui avesse potuto realmente compiere un delitto simile. E quando gli chiede “con il cuore in mano” di dirle se per caso sta coprendo qualcuno, ecco la risposta dell’uomo: “La Debora bisogna che venga fuori!”. “Dicono che è stata la Debora. Che dimostrino che è stata la Debora!”, insisteva l’autotrasportatore con la passione per il ballo, per poi aggiungere, “Che confessi lei”. Quest’ultima frase sarebbe importantissima in quanto, secondo gli investigatori, avvalorerebbe ancora di più la loro tesi.

Cosa avrebbe dovuto confessare, altrimenti, se come sostenuto dalla stessa Sorgato lei non sarebbe coinvolta a nessun titolo nell’uccisione dell’ex fidanzata del fratello? C’è poi la premeditazione, contestata anche dall’accusa e che emergerebbe nuovamente sempre dalle conversazioni in carcere. Nella medesima occasione, Freddy avrebbe parlato apertamente dei 120 mila euro in contanti attribuiti a Debora Sorgato e sequestrati in casa dell’ex compagno Giuseppe Verde. Quei soldi, a sua detta, sarebbero dovuti servire a tirarlo fuori dal carcere dopo aver ucciso Isabella Noventa: “I 120 mila euro erano messi là in caso di rimessa, st’altra (riferito a Debora)… li ha presi e li ha portati in un posto sicuro. Ma ha scelto l’armadio di Giuseppe […] invece di darli a mia mamma li ha portati là”. Verde, come sappiamo, dopo essersi accorto della presenza dei contanti e di due armi allertò prontamente le Forze dell’Ordine che proseguirono con il dovuto sequestro.