Arrivano conferme sulla natura del gesto suicida dello studente 20enne che ha perso la vita ieri dopo essere caduto dal terzo piano della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno. Come riportato dall’Ansa, infatti, fonti investigative fanno sapere che va prendendo piede sempre di più la pista riconducibile ad un gesto volontario da parte del giovane. Un atto ancora più difficile da spiegare se è vero, come hanno dichiarato alcuni conoscenti, che il ragazzo – iscritto al primo anno di Igegneria ed originario di Campagna (Salerno) non era affetto da alcuna forma depressiva e non aveva neanche problemi negli studi. Descritto come “studioso”, la vittima aveva da poco superato brillantemente il suo primo esame ottenendo quasi il massimo dei voti. Da quel che emerge dai primi riscontri, il giovane non avrebbe lasciato alcun biglietto di spiegazione per il suo gesto. (agg. di Dario D’Angelo)
E’ morto il 20enne universitario di Salerno, che ieri pomeriggio è piombato nell’androne della Biblioteca Scientifica di Fisciano in seguito ad un volo dal terzo piano. Il giovane è stato soccorso immediatamente, ma non c’è stato nulla da fare ed è deceduto in seguito al trasporto in ambulanza.
Gli inquirenti stanno ancora analizzando la scena del crimine per capire i motivi del gesto, nell’eventualità che si tratti di un suicidio. Alcuni studenti presenti sul posto, sottolinea Il Corriere del Mezzogiorno, avrebbero riferito intanto ddi aver visto la vittima cadere dalla balconata.
Le piste rimangono comunque aperte ad ogni ipotesi, mentre gli investigatori hanno raccolto anche le testimonianze di due ragazze dello stesso campus. Sono infatti le due studentesse che avrebbero assistito al momento della caduta del giovane di Campagna, ma dal loro racconto non è ancora chiaro se possa trattarsi di un gesto volontario oppure se qualcuno possa aver spinto la vittima.
In particolare rimane ancora da chiarire lo zaino che il ragazzo indossava ancora al momento della caduta e che potrebbero far pensare ad un incidente. Per ora l’identità del ragazzo non è ancora stata fornita, dato che a quanto sembra i genitori potrebbero non essere stati informati subito del tragico evento. Nel frattempo gli inquirenti hanno ordinato la chiusura della struttura universitaria per fare le dovute perlustrazioni.