Sono tre le prime vittime identificate nell’attentato di Manchester, già ribattezzata la strage dei bambini. Le ultime notizie che filtrano da Scotland Yard parlano di una 18enne, Georgina Bethany Callander, divenuta già virale sul web per le sue foto con la beniamina Ariana Grande, protagonista suo malgrado del maxi attentato durante il suo concerto. La più giovane vittima identificata fa impressione dirlo ma ha solo 8 anni, si chiama Saffie Roses Roussos ed era originaria del Lancashire: era nella lista dei dispersi la piccolissima bimba che è stata travolta dall’orrore di un attentato che non ha per l’ennesima votla guardato in faccia a nessuno. La Greater Manchester Police ha identificato poi una terza ragazzina morta nella strage al concerto: si chiamava John Atkinson, aveva 26 anni ed era di Radcliffe in Bury. La conta continua, con i feriti che sono 112 feriti, di cui una sessantina in ospedale e in gravi condizioni. (agg. di Niccolò Magnani)
Nonostante le grandi cautele chieste dal capo della polizia inglese, la Cbs e altri network televisivi hanno riferito l’identità dell’attentatore di Manchester. Si tratterebbe di tale Salman Abedi, 23 anni, già noto alle autorità quasi certamente come sospetto sostenitore dell’Isis. La polizia inglese nelle ultime ore ha fermato tre persone sempre a Manchester dicendo essere coinvolte in qualche modo nell’attentato di ieri sera. Uno di essi abita nella stessa strada dove viveva il kamikaze Intanto sul fronte delle vittime è stato reso noto che 12 feriti sono bambini sotto i 16 anni in gravi condizioni. Si alzano intanto le polemiche sui controlli di sicurezza all’arena, dove, al momento dell’uscita del pubblico, nessuno faceva alcun controllo. (Agg. Paolo Vites)
L’attentato Isis che ha colpito Manchester ha già visto nel giro di poche ore i primi arresti: sono tre principalmente, una a Whalley Range, nell’area metropolitana di Manchester e l’altra a Fallowfield, quartiere a circa quattro chilometri dal centro di Manchester, che si aggiungono al 23enne fermato questa mattina appena dopo l’allarme bomba scattato al centro commerciale Amdale, sempre a Manchester. Nel frattempo, riporta il Guardian, operazione polizia a sud della città, con agenti armati anche nella zona di Carlton Road. Secondo i colleghi Uk in quella zona si terrebbe l’abitazione del presunto attentatore, un cittadino britannico di Manchester di cui ancora non è stato rivelato il nome: questo anche perché al momento non si ha la certezza si tratti di un kamikaze o di un semplice attentatore che ha piazzato la bomba (come tra l’altro riferisce il comunicato dello Stato Islamico). (agg. di Niccolò Magnani)
Al momento è la vittima più giovane della strage di Manchester, si chiama Saffie Rose Rousssos e aveva soltanto 8 anni, Cominciano a uscire i nomi delle vittime di ieri, molte persone risultano ancora disperse, potrebbero essere ricoverate in ospedali, molti dei feriti sono in gravissime condizioni. L’altra persona di cui è stata riconosciuta l’identità è una ragazza di 18 anni. La mamma e la sorella di Saffie-Rose che erano con lei al concerto, sono ricoverate in ospedale, non si conoscono le loro condizioni. (Agg. Paolo Vites)
E alla fine arriva la rivendicazione dell’Isis per l’attentato a Manchester durante il concerto di Ariana Grande: Rita Katz, nota direttrice di Site (il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sui social media), ha diffuso tramite Twitter un messaggio dell’organizzazione nel quale il sedicente Stato Islamico rivendica l’orrendo attacco alla Manchester Arena. «Rivendichiamo la morte e il ferimento di circa 100 crociati nell’esplosione di ordigni nella città britannica di Manchester», si legge nell’agenzia Amaq, che poi prosegue. «Per terrorizzare i miscredenti e in risposta alla loro ostilità nei Paesi dei musulmani – si legge nel testo – uno dei soldati del califfato è riuscito a piazzare ordigni esplosivi nel mezzo di assembramenti di crociati nella città britannica di Manchester. Questi ordigni sono esplosi al Manchester Arena, edificio destinato a ospitare eventi dissoluti, causando la morte di circa 30 crociati e il ferimento di altri 70». (agg. di Niccolò Magnani)
Releases English-language version of claim for #Manchester bombing pic.twitter.com/j8n6lHt1eQ
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) 23 maggio 2017
Un giovane di 23 anni è stato fermato dalla polizia in queste ultime ore nella zona sud di Manchester. Totale riserbo delle autorità che non hanno reso noto di chi si tratti e perché sia stato fermato. A proposito dell’attentatore suicida invece cominciano a filtrare le prime notizie, anche se pure nel suo caso la polizia ha chiesto non sia rivelata la sua identità per non danneggiare le indagini. Si tratterebbe di una persona conosciuta dalle autorità, probabilmente un seguace del fondamentalismo islamico. La persona fermata potrebbe essere un suo conoscente, trattenuto perché dia quante più informazioni sull’attentato che ha scioccato il mondo. (Agg. Paolo Vites)
Nuovo allarme a Manchester, con le ultime notizie che filtrano dalla Bbc che parlano di un forte boato avvertito nel centro commerciale Amdale Centre, con immediata evacuazione. Il video che trovate qui sotto illustra il momento dopo la presunta esplosione avvertita, con tutti i clienti che corrono atterriti, a sole poche ore dall’attentato avvenuto alla Manchster Arena dove sono morti più di 20 persone. Secondo la Reuters, l’Arndale Shopping Centre è appena stato riaperto da pochi secondi, dopo che gli artificieri hanno controllato un presunto pacco-bomba, risultati falso. Non ci sono ulteriori novità per quanto riguarda il boato, ma a questo punto si pensa che possa trattarsi non di una bomba come poteva sembrare in un primo momento ma di un altro rumore che è stato scambiato – data la pandemia da terrorismo di queste ore a Manchester – per un nuovo attacco terroristico. Intanto, la Bbc annuncia che un uomo di 23 anni è stato arrestato per “connessioni con l’attacco bomba kamikaze alla Manchester Arena”. (agg. di Niccolò Magnani)
We are getting reports that police are evacuating the area around Manchester Arndale and are advising people to leave. More to follow. pic.twitter.com/j9a7KlgaMv
— BBC Radio 5 live (@bbc5live) 23 maggio 2017
Le ultime notizie che filtrano dal Regno Unito mostrano un altro allarme terrorismo, dopo l’attentato a Manchester di ieri sera al concerto di Ariana Grande: il volo da Dubai a Londra è stato evacuato dall’aeroporto arabo per un sospetto allarme bomba che ha traumatizzato tutto lo scalo e i passeggeri su quel volo. La notizia è stata riportata da Daily Mail, che cita un portavoce della compagnia Virgin secondo cui è stato condotto un ulteriore controllo di sicurezza sui passeggeri e si tratta di una “misura precauzionale. Un testimone ai media Uk ha raccontato quanto successo a bordo: «Il capitano poi è uscito e ha detto che Virgin prende molto sul serio la sicurezza dei passeggeri, anche sulla base di quanto successo a Manchester. La Virgin ha ricevuto una minaccia legata ad una bomba e per precauzione ha chiesto a tutti di lasciare l’aereo». Intanto proseguono le indagini a Manchester, con 22 morti e 12 dispersi di cui molti purtroppo sono giovanissimi ragazzi, fan del loro idolo musicale Ariana Grande. (agg. di Niccolò Magnani)
Proseguono le indagini a Manchester dopo l’orrendo attentato al concerto di Ariana Grande, con le ultime notizie che purtroppo mostrano un aumento delle vittime (ora 22) e la presenza di tanti ragazzini e ragazzine in quel preciso istante alla biglietteria poco dopo la fine dello show. Non ci sono al momento rivendicazioni da parte dell’Isis, anche se sui social da ore circolano commenti inneggianti e giubilanti verso l’attentatore kamikaze che si è fatto saltare in aria ieri sera nel cuore della Manchester Arena. Al momento non risultano italiani coinvolti” nell’attentato, riferisce l’ambasciata italiana a Londra, continuamente in contatto con la Farnesina. Qui in Italia intanto è stato riunito d’urgenza il comitato antiterrorismo per adottare nuove misure dopo il grave attentato di Manchester: «Seminare la morte in un concerto, tra giovanissimi. Ciò che è accaduto spezza il cuore. Una preghiera e un pensiero per le vittime e per quei genitori, per quelle famiglie devastate da un dolore che inizia oggi e non avrà più fine», ha scritto il segretario Pd, Matteo Renzi, su Facebook. (agg. di Niccolò Magnani)
E’ confermato che si è trattato di un attentato terroristico quanto accaduto ieri sera a Manchester durante un concerto pop. Un kamikaze si è fatto esplodere vicino all’uscita del palazzetto, si indaga per sapere se fosse un lupo solitario o appartenente a una cellula terroristica. Anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, è evidente si tratti del tipico attentato di matrice islamica, per le modalità e per l’obbiettivo. Che è particolarmente odioso, in quanto l’assassino ha deciso di decimare ragazzine e bambini, accorsi al concerto della cantante americana Ariana Grande, idolo televisivo dei più piccoli. I morti al momento sarebbero 22, i feriti oltre 60. La polizia conferma la matrice terroristica dicendo che è stata usata una bomba piena di chiodi per provocare ancora più danni. Il concerto era appena finito e il killer aspettava che le ragazzine riempissero le uscite.
Panico alla Manchester Arena dove era appena terminato, nella serata di lunedì 22 maggio 2017, il concerto della popstar Ariana Grande. Come riportano le testimonianze dei media inglesi (Mirror Online, Sky UK) subito dopo la fine dell’ultima canzone si sono udite due forti esplosioni, che hanno scatenato il caos con le molte persone presenti al concerto (la Manchester Arena può contenere 21.000 spettatori) che hanno provato disordinatamente a guadagnare l’uscita. Si teme un attacco terroristico in stile Isis anche se la polizia di Manchester, pur confermando la presenza di morti e feriti tra la folla, si è detta tramite il proprio profilo Twitter ancora non in grado di spiegare la natura delle esplosioni. I mezzi di soccorso sono arrivati prontamente con elicotteri che hanno iniziato a sorvolare la Manchester Arena e file di ambulanze che hanno quasi immediatamente circondato il Palazzetto, al quale la Polizia di Manchester ha raccomandato di non avvicinarsi chiudendo anche la stazione della Metro. (agg. di Fabio Belli)
In Svezia l’aeroporto di Landvetter, vicino Goteborg, è stato evacuato dopo il ritrovamento di materiale esplosivo all’interno di un bagaglio. C’è massima cautela da parte degli inquirenti rispetto alla natura dell’esplosivo ritrovato, ma per la sicurezza di passeggeri e personale dell’aeroporto lo scalo di Landvetter è stato completamente evacuato. Alle ore 21 di lunedì 22 maggio è scattato l’allarme quando il bagaglio è stato ritrovato nella zona relativa alle partenze, abbandonato e senza nessuno nelle vicinanze che lo reclamasse. Il che ha insospettito la polizia che ha attivato le procedure di sicurezza per capire se all’interno della valigia potessero esserci tracce di materiale esplosivo, cosa poi effettivamente rilevata. La Polizia di Goteborg ha affermato come al momento non ci sia una minaccia e che l’aeroporto è stato evacuato nella maniera più efficace, anche se ora si sta lavorando per capire chi possa aver lasciato incustodito il bagaglio con il materiale offensivo e se possa trattarsi di una minaccia terroristica (agg. di Fabio Belli).
Il motociclista statunitense Hayden è morto ieri pomeriggio nell’ospedale di Cesena, dove era ricoverato da 5 giorni dopo un pauroso incidente in bici, che lo avevo visto purtroppo protagonista nella strada che da Forlì porta a Rimini. Il campione era stato un “top rider” di punta del campionato mondiale di motociclismo, adesso correva in superbike ed aveva da poco compiuto i 39 anni di età. La morte come si evince dal bollettino medico, è sopraggiunta a causa dell’edema celebrale che si era creato dopo l’impatto con l’auto che lo aveva investito. Sul fronte delle indagini, intanto oggi gli inquirenti hanno visionato le immagini di una telecamera di sorveglianza, da quest’ultime sembrerebbe che la colpa dell’incidente sia di Hayden, con il ciclista che avrebbe “saltato” uno stop poco prima dell’impatto.
Nonostante l’incasso del ok dei conti italiani da parte della commissione europea, decolla la polemica tra i contabili di Bruxelles e il ministro dell’economia Padoan. Dalla commissione europea giunge infatti la raccomandazione di reintrodurre la tassa sulla prima casa, la famigerata ICI cancellata negli scorsi anni con una contestata norma. L’indicazione non è stata presa bene da Padoan, che immediatamente dopo la pubblicazione del report di Bruxelles ha convocato i giornalisti e ha sottolineato che allo stato attuale l’esecutivo non ha nessuna volontà di reintrodurre il balzello. Nella giornata giunge anche l’indicazione dell’Istat relativamente alla ripresa economica, una ripresa che ancorché lenta si sta andando via via consolidando.
Una visita storica quella che vede Donald Trump recarsi al muro del pianto anche se in forma privata. Mai infatti nessun presidente americano in carica, si era recato in Israele a rendere omaggio ad uno dei luoghi simboli di Gerusalemme. Trump è giunto in Israele proveniente dall’Arabia Saudita, una tappa che precederà il suo arrivo a Roma dove visiterà il Papà in Vaticano, e che poi lo vedrà ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella. Trump al suo arrivo ha avuto parole di elogio per gli alleati israeliani, e pur evitando i temi più scottanti ha cercato di rassicurare l’intero medio oriente sulla funzione di “pacificazione” della diplomazia USA.
Non si sono ancora placati gli echi dello sesto scudetto consecutivo conquistato dalla Juventus, grazie alla vittoria di ieri contro il Crotone, che a tenere banco vi è il calcio mercato soprattutto degli allenatori. Di oggi l notizia che dopo un summit di altissimo livello, la panchina dell’Inter del prossimo anno potrebbe essere ad appannaggio di Luciano Spalletti, attuale allenatore della Roma in scadenza di contratto. Il tecnico toscano non ha fatto mistero di prendere in considerazione l’idea di lasciare la guida della squadra dell’urbe, a suo posto salgono le quotazione di Eusebio Di Francesco, attuale mister della rivelazione Sassuolo. Intanto ieri a Torino i bianconeri freschi vincitori dello scudetto sono stati acclamati da oltre 30.000 tifosi festanti, per i giocatori la stagione non è ancora comunque finita, ad attenderli il 3 giugno la finale di Champions a Cardiff, contro il Real Madrid.
Oggi ultimo giorno di riposo. Domani la scalata dello Stelvio: un pezzo di storia del ciclismo. Al Passo dello Stelvio la neve non si scioglie mai del tutto e le aquile è possibile vederle quasi ad occhio nudo: quassù arriveranno i coraggiosi dopo aver già scalato il Mortirolo e dopo una salita costante, ripida ed interminabile. Ventuno chilometri e settecento metri, l’aria a farsi desiderare sempre di più tornante dopo tornante. Nel giro numero 100 non poteva essere che questa la Cima Coppi, titolo assegnato dal ’65 alla vetta più alta di ogni edizione della corsa rosa perché questa è davvero la cima di Fausto il campionissimo che fu il primo incontrastato signore dello Stelvio nel ’53 quando grazie a quella impresa batté lo svizzero Ferdy e vinse l’ultimo dei suoi cinque giri.