RETTIFICA DEL 30 MAGGIO 2017 In relazione a quanto riportato nell’articolo seguente Jewel House srl ci chiede di precisare che i gioielli indossati dall’attore Jude Law, personaggio protagonista della serie “The Young Pope”, sono stati interamente realizzati dalla Jewel House srl e sono pertanto di esclusiva proprietà della stessa. Jewel House da anni lavora nella fornitura di bigiotteria per il cinema e la televisione e possiede una collezione di oltre 20.000 pezzi, fra cui gioielli utilizzati in pellicole come “Ludwig” e “L’Innocente” di Luchino Visconti, “Traviata” di Franco Zeffirelli o “Medea” di Pier Paolo Pasolini, o ancora in serie tv come “I Borgia” e “I Medici”. Tra l’altro il prossimo 6 giugno, nell’ambito del Teatro Festival Internazionale di Napoli, presso Villa Pignatelli, sarà possibile ammirare (insieme ad altri della collezione) i gioielli utilizzati in “The Young Pope” in una mostra che verrà inaugurata da Jewel House. L’azienda si riserva poi di “intraprendere in altre sedi le più opportune azioni giudiziarie nei confronti di chi arbitrariamente si è assunto la paternità delle opere realizzate dalla Jewel House s.r.l.”



I gioielli di “The Young Pope” sono stati rubati all’orafo del Papa. La sconcertante scoperta è stata fatta proprio da Maurizio Lauri, uno dei più famosi orafi scultori, le cui creazioni sono state indossate da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Realizzazioni di oreficeria sacra sono riservate ovviamente anche a papa Francesco. Ma qualcuna delle opere di Maurizio Lauri è finita a Lenny Belardo, il Papa di Paolo Sorrentino. La serie tv di successo è stata seguita anche dall’orafo, che proprio seguendo il giovane e affascinante Pio XII ha fatto la terribile scoperta. Ma chi ha rubato i suoi gioielli? E come sono finiti nella serie “The Young Pope“? Dopo aver visto le sue croci pettorali, quei rosari e anelli che ha creato sul corpo di Lenny Belardo, interpretato magistralmente da Jude Law, Maurizio Lauri ha deciso di affidarsi allo studio del principe del foro, Nino Marazzita, che è conosciuto anche per la sua partecipazione al programma Forum. Così è stato possibile ricostruire la sconcertante truffa.



Come riportato da Il Giornale, tutto è cominciato nel 2015, quando ha deciso di far esporre le sue creazioni alla sartoria “I santi del Borgo“, che si occupa anche di vestire la Guardia Svizzera del Vaticano. Gli consegna 4 croci pettorali in argento dorato, altrettanti anelli in argento e vermeille coordinati con le croci pettorali, un rosario d’argento di particolare pregio creato in un unico esemplare per la realizzazione di una croce pastorale per papa Francesco. Questo patrimonio prima è stato inserito nella teca espositiva della sartoria, poi è finito nella serie tv: il sarto ha, infatti, permesso che venisse usato. Come se non bastasse la truffa, l’orafo Maurizio Lauri ha ricevuto indietro le sue creazioni danneggiate, mentre manca all’appello una croce. «Le più danneggiate sono quelle indossate dal Cardinal Dussolier (un personaggio della serie)».



La battaglia legale si rivela lunga e faticosa. Il sarto gli suggerisce di contattare la produzione, quindi si rivolge alla Wildside srl, che però è all’oscuro di tutto e afferma di aver usato i gioielli nella serie «in virtù di un accordo con il signor Cicioni», a cui ha poi restituito i monili «in perfette condizioni fatta eccezione per una croce, acquistata dalla produzione e per la quale ha provveduto a versare al signor Cicioni il corrispettivo richiesto». Oltre al danno, la beffa. Anzi no, l’incasso.