E’ atteso per il prossimo lunedì sera un incontro pubblico finalizzato a fare il unto della situazione sulle ricerche in corso di Igor Vaclavic, lo spietato killer di Budrio ancora in fuga da oltre 50 giorni. All’appuntamento in programma a Molinella, sono invitati i cittadini residenti nella zona rossa e le forze dell’ordine, ovvero i Carabinieri della provincia di Bologna e Ferrara. La conferma, come rivela BolognaToday.it, arriva direttamente dal Comune che ha deciso di informare i suoi cittadini attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito web. Nel corso dell’incontro è previsto l’intervento dei Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri di Bologna e di Ferrara e i Sindaci di Molinella, Budrio, Argenta e Portomaggiore. L’esigenza è nata dalla preoccupazione ma anche dalle continue lamentele in merito all’ancora mancata cattura dello spietato serbo 36enne, il quale si è già macchiato dell’uccisione di almeno due persone, certamente dei delitto di Davide Fabbri, il barista di Budrio e di Valerio Verri, guardia ecologica di Portomaggiore.
Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, continua a scappare nonostante le ricerche siano ormai in corso da quasi due mesi. I residenti della zona rossa e le famiglie delle due vittime – Davide Fabbri e Valerio Verri – continuano a chiedere disperatamente la fine di un incubo che potrà verificarsi solo con la cattura dello spietato serbo 36enne, autore ad oggi di almeno due assassinii. Le ricerche, intanto, vanno avanti con l’adozione di una nuova strategia che riguarda anche la raccolta di segnalazioni e testimonianze. A tal proposito, l’ultima in questo senso è rappresentata dal racconto di un uomo il quale ai carabinieri ha raccontato quanto visto oltre 50 giorni fa, il primo aprile, un’ora prima del delitto di Budrio. A riportare il suo racconto è stato il quotidiano Il Resto del Carlino, che ha evidenziato la descrizione di Igor resa dal testimone che si sarebbe imbattuto nel pluriomicida mentre quest’ultimo era in sella alla sua bicicletta. Un ciclista alquanto strano in quanto provvisto di fucile in spalla, cappellino verde e tuta mimetica, tanto da farlo confondere con un cacciatore della zona. “Era già tardi e mi sono domandato cosa ci facesse con il fucile a tracolla e in bicicletta lungo la Riccardina di Budrio”, racconta oggi il testimone che sarebbe rimasto molto colpito dalla vista del soggetto in bicicletta.
Il testimone non sarebbe certo al 100% che l’uomo da lui visto fosse effettivamente il super-ricercato Igor Vaclavic, ma ha deciso ugualmente di raccontare tutto ai Carabinieri che, grazie all’incrocio delle telecamere della zona lo hanno ritenuto credibile. Il residente della zona rossa, inevitabilmente si è domandato se quanto da lui visto, prontamente denunciato, avrebbe potuto o meno salvare la vita al povero barista di Budrio. “Certo, in futuro se mi ricapitasse chiamerei subito i carabinieri. Ma quel giorno non avrebbe avuto senso farlo. Mi era sembrato strano, ma sul momento l’ho scambiato per un cacciatore”, commenta oggi. Certamente non poteva immaginare quanto sarebbe poi accaduto nelle ore successive.