San’Amalia fu una dei cinque martiri caduti nella persecuzione di Decio, avvenuta nella metà del III secolo ad Alessandria che ha visto la morte di due uomini e tre donne. L’angiografia della santa è piuttosto particolare e offre il ritratto di una donna forte e caparbia nella fede, che ha manifestato la propria forza d’animo fino all’ultimo respiro. Le tre martiri perseguitate da Decio avevano, inizialmente nomi diversi e legati alla cultura pagana, ovvero Mercuria, Dionisia e Ammonaria, da cui Amalia. I nomi erano un chiaro e, probabilmente, voluto rimando a tre divinità pagane estremamente importanti all’epoca: Mercurio, Dioniso ed Amon, divinità, quest’ultima, di origine egizia. Le tre donne cristiane avevano volutamente scelto quei nomi pagani proprio a celare una fede completamente diversa. Delle tre donne l’angiografia riporta ben poco.



Ma il martirio di sant’Amalia è chiaramente illustrato da diversi martirologi che spiegano come la sua tempra d’animo abbia risparmiato dai tormenti le altre due. Il giudice, infatti, malgrado gli inauditi tormenti e l’uso del gladio, vide sant’Amalia spegnersi beatamente in Cristo e, temendo di riscontrare la stessa costanza anche nelle altre due donne, scelse di tagliare loro la testa senza infliggergli ulteriori sofferenze. Santa Amalia è l’esempio di una martire a cui Dio ha dato la forza di sostenere fino all’ultimo la battaglia della fede contro il male. 



Santa Amalia, insieme a San Lorenzo e Santa Barbara, è la patrona dei minatori. E’ anche la protettrice dell’omonima città spagnola dell’Estremadura. Qui la notte tra il 23 e il 24 Maggio, da tradizione, si è soliti accendere una candela accanto alla finestra a devozione della santa. Quello che si crea è uno spettacolo di straordinaria bellezza, una cittadina di poco più di 4000 abitanti illuminata dalla luce delle candele. Il patrimonio architettonico di questa cittadina è legata alla chiesa di santa Amalia, che, dal 2014, è stato dichiarato luogo di interesse culturale. La città è famosa anche per l’iniziativa denominata “Settimana culturale ed emigrante” che si tiene ogni anno dal primo al quindici di Agosto ed ha come obbiettivo la crescita di una cultura interrazziale e di accoglienza. 



Il 24 Maggio la Chiesa commemora anche Sant’Afra di Brescia martire, San’Albano martire, San Vincenzo di Lerino abate, San Diocle martire, il Beato Luigi Zeffirino Moreau vescovo, Santi Agostino Yi Kwang-hon, Agata Kim Agi e compagni, Beato Filippo da Piacenza, Santa Giovanna, ed il Beato Giovanni di Prado.