“Gli zombie di Buenos Aires”, si chiama così il servizio che Le Iene hanno realizzato per raccontare ai telespettatori i danni provocati dalla Paco. Si tratta di una droga che ha cominciato a diffondersi in Argentina dal 2001, quando esplose la crisi economica e lo Stato fallì. Gli effetti devastanti della diffusione di questa nuova droga non sono stati subito riconosciuti, soprattutto il suo impatto sui più giovani, ragazzi compresi tra i dodici e i ventiquattro anni. Questa droga si chiama Paco, un acronimo di “Pasta a base di cocaina”, ma è uno scarto nella lavorazione della cocaina che viene poi mescolato con sostanze molto tossiche come kerosene, acido solforico, colla, polvere di vetro, fino al veleno per i topi. Può bastare anche meno di mezzo dollaro per comprare una dose. L’effetto dura solo venti secondi, ma si raggiunge altrettanto rapidamente l’assuefazione. Gaetano Pecoraro de Le Iene ha quindi girato per le strade di Buen Aires descrivendo gli effetti devastanti di questa droga. Clicca qui per il servizio de Le Iene sulla Paco.
Si comincia fumandolo in una pipa, ma nel giro di poco tempo un tossicodipendente arriva a consumare anche un centinaio di dosi di Paco, la cosiddetta droga dei poveri in Sud America. L’effetto equivale a circa cinquanta volte quello di una dose di cocaina, i danni fisici sono gravissimi. Si passa a livello cerebrale dall’eccitazione psicomotoria alla confusione, fino alle convulsioni, paranoia e delirio, ma può provocare anche ictus e infarto. Sono pericolose anche le conseguenze a lungo termine: un consumatore abituale di Paco perde circa 15-20 chili di peso nel giro di tre mesi, ma subisce lesioni fisiche irreversibili, al punto tale che può sopraggiungere la morte cerebrale. L’effetto più impressionante è a livello psicologico, perché chi ne fa uso diventa uno “zombie”: il cervello va in una sorta di “letargo” da cui si fa fatica ad uscire. Secondo Ong locali, nell’area di Buenos Aires ci sono almeno due morti a settimana di chi consuma Paco. Si calcola che in Argentina vengano consumate 400 mila dosi al giorno, ma questa droga viene venduta anche in Uruguay, Cile, Colombia e Brasile, rappresentato un flagello, come la peste.