La trasmissione Quarto Grado sta seguendo da vicino le fasi del processo sul delitto di Isabella Noventa, segretaria 55enne uccisa misteriosamente nel gennaio di un anno fa. Dopo le richieste di condanna avanzate dal pm Giorgio Falcone al termine della sua lunga requisitoria, nell’ultimo appuntamento in aula andato in scena lo scorso 23 maggio, è stato il turno delle parti civili con le relative richieste risarcitorie. Nell’ambito dell’ultima udienza si è proceduto con le richieste di risarcimento milionario avanzate dall’avvocato Balduin per la famiglia Noventa e dall’avvocato De Toni per l’ex marito della vittima, Piero Gasparini. Si parla di un totale di oltre 300 mila euro per i familiari della segretaria e di 150 mila euro per l’ex coniuge che non ha saltato neppure una delle udienze con rito abbreviato a carico del trio diabolico – Manuela Cacco, Freddy e Debora Sorgato – accusato dell’omicidio volontario premeditato e della distruzione di cadavere di Isabella Noventa (la tabaccaia veneziana dovrà rispondere anche di stalking e simulazione di reato).
Al termine dell’udienza, come rivela il portale PadovaOggi.it, l’avvocato Gian Mario Balduin ha commentato la sua richiesta risarcitoria pari esattamente a 3,3 milioni di euro: “Abbiamo insistito sulla ricostruzione del danno enorme arrecato alla famiglia Noventa. Le richieste sono uguali per tutti e tre gli imputati, 3,3 milioni in solido, perché anche la Cacco ha dimostrato un intensità del dolo rilevante sia nell’omicidio che nello stalking”, ha spiegato il legale. Ricordiamo invece che, secondo il pubblico ministero, il ruolo di Manuela nel delitto della segretaria non sarebbe stato centrale, motivo per il quale, insieme alla sua collaborazione con gli inquirenti, ha avanzato la richiesta di condanna a soli 16 anni e 8 mesi di reclusione, contro i due ergastoli chiesti per i fratelli Sorgato.
L’ultima udienza del processo sul delitto di Isabella Noventa ha rappresentato anche l’occasione per rivolgere ai tre imputati, ancora una volta, l’ennesimo appello affinché possano dire dove abbiano seppellito il cadavere della segretaria uccisa nella notte a cavallo tra il 15 ed il 16 gennaio di un anno fa. A prendere la parola è stato anche il difensore dell’ex marito della vittima, l’avvocato Ernesto De Toni. La richiesta risarcitoria in favore di Piero Gasparini, è stata pari a 150 mila euro: “Il mio assistito, da marito separato, ha contenuto la richiesta risarcitoria per lasciare spazio alla famiglia”, ha commentato. “Ancora oggi abbiamo ripetuto l’appello per indicare il luogo in cui è stato sepolto il corpo”, ha ribadito il legale. Grande assente della passata udienza è stata Manuela Cacco, dalla cui difesa ripartirà la prossima udienza del processo, mentre i fratelli Debora e Freddy Sorgato, anche in seguito a queste elevate richieste risarcitorie non avrebbero tradito alcuna emozione.
I volti sarebbero rimasti rigidi per tutta la durata del procedimento, come rivela Reteveneta.it, mentre un labile sorriso sarebbe sorto solo all’inizio del loro ingresso in aula, dopo essersi scambiati uno sguardo di saluto. La stessa Debora, in una lettera inviata a Barbara d’Urso, conduttrice di Pomeriggio 5, nelle passate settimane aveva fatto intendere chiaramente la netta presa di distanza dal fratello, considerato dalla stessa ormai “morto”.