Nelle scorse ore, presso il quarto piano della Procura di Milano è iniziato l’interrogatorio a Ismail Tommaso Hosni, il giovane 20enne arrestato per l’aggressione alla stazione Centrale, nel capoluogo lombardo. Il ragazzo di origini italo-tunisine, aveva reagito in modo spropositato dopo essere stato fermato da alcuni militari e, dopo aver estratto un coltello che portava con sé, aveva ferito due uomini dell’Arma ed un agente della Polfer. Un semplice controllo, dunque, che poteva però trasformarsi in tragedia e che ha portato, non solo al fermo del 20enne ma anche ad ulteriori accertamenti. Al centro delle indagini alcuni suoi video pubblicati su Facebook e che inneggiavano all’Isis, motivo per il quale è stato indagato per terrorismo internazionale. Come riporta il quotidiano online Il Giorno, Ismail Tommaso Hosni si troverebbe attualmente nell’ufficio del pool dell’antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, per essere sottoposto ad un interrogatorio da parte degli inquirenti in merito all’inchiesta per terrorismo.
Oltre a Nobili starebbero interrogando Hosni anche il pubblico ministero Alessandro Gobbis, anche lui dell’antiterrorismo, la collega Maura Ripamonti titolare del filone d’indagine che lo vede accusato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale ed il commissario della Digos di Milano, Cristina Villa. Stando alle prime indiscrezioni emerse, Ismail Tommaso Hosni è apparso in Procura con barba lunga e capelli rasati, accompagnato dagli agenti di polizia penitenziaria. Oltre ai pubblici ministeri che lo stanno interrogando, nell’ufficio al quarto grado dell’edificio milanese è presente anche l’avvocato del ragazzo italo-tunisino, Giuseppe Regina. Attesa per il racconto che fornirà, dopo le dichiarazioni confuse in merito alla sottrazione dei coltelli, uno dei quali usato per aggredire gli agenti in stazione Centrale.