«Da Manchester con amore», questo il messaggio lanciato dalla Gran Bretagna all’Isis. Letteralmente, perché era riportato su uno dei missili sganciati dagli aerei della Royal Air Force britannica in Siria. Lo ha rivelato il Daily Mail, che ha smentito le accuse circolate sui social media, dove la notizia è stata spacciata come una bufala. I capi hanno confermato, invece, la sua veridicità. Così, dunque, la Gran Bretagna ha risposto all’attentato di Manchester nel quale hanno perso la vita 22 persone, per lo più minorenni, al termine del concerto di Ariana Grande. Difficilmente chi ha scritto «Love from Manchester» sul missile verrà punito, anzi il sentimento potrebbe essere condiviso in Gran Bretagna dopo la strage. Lo ha fatto sapere un portavoce della RAF, che ha dichiarato al MailOnline: «Il sentimento di questo messaggio è comprensibile, date le circostanze, ed è improbabile che il responsabile venga sanzionato».



Tra l’altro si tratta di una consuetudine: c’è una lunga storia dietro i messaggi sui missili della RAF. Ne vengono scritto in ogni conflitto e spesso sono stati usati durante la seconda guerra mondiale. Questa pratica non è solo britannica: nel 2015, dopo la strage di Parigi in cui morirono 130 persone, sulle bombe Usa lanciate in Medio Oriente è apparso un messaggio simile a quello di Manchester. «From Paris with love», cioè «Da Parigi con amore». I russi, invece, per i loro missili avevano scelto: «Questo è per Parigi». La tradizione è stata inaugurata dai soldati britannici e americani, che scrissero messaggi sugli esplosivi per Hitler. «Buona Pasqua, Adolf» e «Corri Rommel corri!». Per il Giappone, invece, fu scelto: «Non dimentichiamo Pearl Harbor». Ne sono stati scritti anche per Osama Bin Laden: «Caro Osama, pacco speciale dalle cheerleader americane». All’appello non poteva mancare Saddam Hussein: «Saddam, questo è per te».

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