Un caso di meningite infantile a Vicenza. Una tartaruga d’acqua avrebbe infatti trasmesso un’infezione di salmonella a un bambino di tre mesi. Colpito da una grave encefalite, il neonato è stato ricoverato venti giorni fa all’ospedale San Bortolo: non è ancora fuori pericolo di vita, ma dovrebbe cavarsela grazie alle cure disposte dal primario Massimo Bellettato e dalla sua vice Laura Ghiro. Sottoposto a terapia antibiotica, il bimbo è tenuto ancora sotto osservazione in pediatria. Sarebbe stato il contagio con le feci delle tartarughine a scatenare la grave encefalite.



L’ipotesi, come riportato da Il Giornale di Vicenza, è considerata credibile dai sanitari che hanno diagnosticato la meningosepsi da salmonella. È stata provocata da batteri che vivono nell’apparato intestinale di vari animali, tra cui i rettili. Sono state allora scartate altre fonti di contagio: il bimbo di tre mesi potrebbe aver contratto la salmonella dopo che un adulto aveva incautamente toccato le feci delle tartarughe d’acqua nell’acquario di casa.



Penetrato nell’organismo del neonato, il batterio avrebbe così contagiato il sangue, arrivando al cervello per sviluppare una forma aggressiva di meningite, con febbre altissima. Stordito dalla febbre, il bimbo è stato accompagnato al pronto soccorso dai genitori, poi è stato trasferito in terapia intensiva infantile, dove è ricoverato da venti giorni.

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