Come preannunciato già da ieri, in seguito alla diffusione della notizia, si è tramutata in vera tragedia quanto accaduto a Segrate in merito al caso di omicidio-suicidio. Nella tarda mattinata di oggi, come evidenzia Leggo.it, Ciro Sorrentino, il 38enne che ha sparato alla testa della moglie Antonietta Di Nunno prima di rivolgere l’arma contro se stesso è morto. Lo stesso destino è capitato poco dopo alla donna, di 35 anni, giunta in ospedale in condizioni disperate e per la quale era già stata decretata la morte cerebrale. Le due morti sono avvenute a pochi minuti l’una dall’altra in due differenti ospedali nei quali erano stati ricoverati. Una tragedia forse annunciata e che si è conclusa con un terribile omicidio-suicidio avvenuto forse per i dissidi interni alla coppia che lascia quattro figli, ora affidati alla nonna, la loro unica parente. Proprio a lei, Antonietta aveva affidato i bambini dopo essere scappata dal marito violento in seguito all’ennesima lite. Poi la richiesta di un ultimo incontro chiarificatore tramutatosi in tragedia, come da copione nei numerosi e tristi casi di femminicidio.
Emergono i primi particolari sulla tragedia consumatasi nel pomeriggio di ieri a Segrate, dove il 38enne Ciro Sorrentino ha sparato un colpo di pistola alla testa della moglie, Antonietta Di Nunno, per poi tentare il suicidio. I due erano stati trasportati in condizioni disperate ma ancora vivi in ospedale, lei al Policlinico, lui al San Raffaele ma per entrambi è stata dichiarata la morte cerebrale. E’ quanto emerso dal Corriere.it che ha ripercorso le dinamiche del terribile fatto di cronaca alla base del quale, secondo gli inquirenti, ci sarebbe la volontà della donna di separarsi dall’uomo. Nel 2010 Ciro era stato fermato per possesso di droga (due chili di cocaina), arrestato e condannato a sei anni di reclusione. Era uscito dal carcere solo lo scorso ottobre, dopo aver scontato la sua pena ed aveva fatto ritorno in casa, dalla moglie e dai loro quattro figli, dicendosi cambiato. Ciro voleva ripartire da zero, ricostruire la sua famiglia e convincere la donna a riprovarci. Differente la posizione di Antonietta, che invece aveva preferito scappare dalla madre a Segrate dopo una violenta lite con il marito, durante la quale forse era stata anche minacciata. Il dramma si è registrato ieri intorno alle 16.30 in strada, quando Antonietta sarebbe caduta nella trappola dell’uomo convincendola a scendere per un incontro chiarificatore poi tramutatosi in vera e propria vendetta.
Armato di una pistola calibro 6.35 semiautomatica, Ciro Sorrentino si è presentato il scooter sotto il condominio della madre di Antonietta Di Nunno. Dopo essersi allontanati insieme in sella al motorino, a distanza di poche centinaia di metri si sarebbero fermati in un parcheggio ed avrebbero iniziato a parlare fino a quando la discussione non sarebbe degenerata. Lei ha quindi tentato di andare via e mentre era di schiena, intenzionata a scappare, sarebbe stata freddata da un solo colpo di pistola esploso dal marito e che l’avrebbe raggiunta dritta alla nuca. L’arma sarebbe stata usata dopo poco per la seconda volta: il marito l’ha puntata alla tempia sparando nuovamente ma questa volta contro se stesso. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza in ospedale ma le loro condizioni hanno sin dal principio destato preoccupazione. E’ questa la dinamica avanzata dai Carabinieri che attualmente stanno conducendo le indagini attorno al caso anche grazie ai racconti dei testimoni che hanno assistito alla tragedia.