Il Tribunale di Roma si è espresso oggi sul blocco in Italia di Uber-Black, revocando la propria ordinanza dello scorso 7 aprile con la quale aveva disposto lo stop del servizio e dell’omonima app. In questo senso, dunque, ha respinto il ricorso dei tassisti che avevano accusato la società di “concorrenza sleale” e ha invece accolto il reclamo di Uber che potrà tornare nuovamente operativa sull’intero territorio nazionale ma solo con il servizio delle berline nere. Restano vietati, invece, i servizi Uber Pop e Uber X, come stabilito dalla sentenza dello scorso 22 marzo emessa dal Tribunale di Torino. A darne notizia è il portale di SkyTg24 che riporta anche le parole di entusiasmo della società in seguito alla decisione del tribunale romano: “Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra applicazione in Italia”.



E’ sempre Uber, dopo l’iniziale entusiasmo per la riattivazione del servizio Uber-Black in Italia, a ribadire l’esigenza di un aggiornamento in merito alla normativa ancora in vigore e definita “datata” al fine di consentire l’attuazione di nuove tecnologie mirate al miglioramento non solo della vita dei cittadini ma anche della mobilità in città. Stando a quanto emerso da fonti legali, la decisione sarebbe stata presa per consentire l’attuazione da parte del Parlamento della scelta di sospendere fino al prossimo 31 dicembre alcune norme relative alla legge che disciplina in Italia il settore taxi e noleggio con conducente. La sospensione era stata introdotta nella legge di conversione del decreto “Milleproroghe”, ed aveva portato ad una forte agitazione da parte dei tassisti contro Uber.

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