Alzi la mano chi, almeno una volta, non si è chiesto il perché dell’esistenza delle monete da 1 e 2 centesimi. Piccole, di valore pressoché nulle, ma forse ultimo ostacolo contro la via che dall’1 gennaio 2018 porterà a queli che il Codacons ha già ribattezzato “arrotondamenti selvaggi”. L’emendamento Boccadutri, primo firmatario del Pd, ha infatti ricevuto il via libera dalla commissione Bilancio della Camera: dal prossimo anno, dunque – come riportato da La Repubblica – si provvederà ad instaurare un meccanismo di arrotondamento per il pagamento in contanti al multiplo di 5 più vicino. A monitorare l’impatto della norma dovrà essere il Garante dei prezzi che avrà il compito di riferire al Mef eventuali anomalie su base semestrale, le quali verranno successivamente segnalate all’Antitrust. La soppressione delle monete da 1 e 2 centesimi andrà comunicata alla Bce entro un mese dall’entrata in vigore.
Come detto, ad essere negativo rispetto a questa novità è soprattutto il Codacons, che attraverso il suo presidente, Carlo Rienzi, denuncia:”L’addio alle monete da 1 e 2 centesimi darà vita ad arrotondamenti selvaggi dei prezzi al dettaglio con conseguente incremento dei listini, e il previsto monitoraggio da parte del Garante dei prezzi non servirà assolutamente a nulla”. Sarebbe stato meglio tenersi le monetine nel portafogli?