La Digos di Ragusa ha fermato con l’accusa di terrorismo due siriani, uno dei quali minorenne. Arrivati su un traghetto proveniente da Malta, i due sono stati bloccati nel porto di Pozzallo. Nei loro cellulari sono state trovate immagini di kamikaze con cinture esplosive con il proclama, scritto in arabo, «Da oggi nessuna pietà». Il minorenne era stato registrato per la prima volta in Italia il 30 aprile scorso presso l’hotspot di Pozzallo, poi era stato affidato ad un centro di accoglienza a Caltagirone, in provincia di Catania, da cui si era allontanato qualche giorno fa. Ora è stato ritrovato in possesso di documenti contraffatti. Il giovane sostiene di aver avuto il cellulare in regalo da un amico in Libia, ma le sue parole non si sono dimostrate vere.



Walid Eibo, questo invece il nome del maggiorenne: il 25enne con passaporto maltese è stato, invece, registrato più volte in arrivo o partenza sulla tratta Malta-Pozzallo. Dall’esame congiunto dei loro cellulari sono emersi diversi contatti tra di loro e condivisioni comuni di foto con kamikaze, oltre che messaggi che sono ancora oggetto di indagini degli investigatori. La Digos intanto, come riportato da Tgcom24, ha avviato contatti con gli organi di polizia maltesi per accertare se i due siriani avevano programmato una prosecuzione del viaggio del minore o se entrambi avevano altre mete. Il fermo comunque è avvenuto nell’ambito del potenziamento dei controlli disposti anche nei porti per il G7 di Taormina.

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