A volte “se ne dimenticano”… Le Iene Show, sul caso del prete milanese che fa il saluto fascista durante una celebrazione al Cimitero Maggiore, hanno omesso un “piccolo” dettaglio che fa però tutta la differenza del caso. Don Orlando Amendola infatti non è un sacerdote cattolico: già sabato scorso infatti l’Avvenire aveva svelato una semplice constatazione, leggendo dal profilo Facebook dello stesso discusso “prete” riguardo la sua funzione specifica. «Sacerdote vetero-cattolico della Chiesa Cattolica Nazionale in Polonia», così si definisce il prete con il saluto romano “allegro”. Le polemiche mosse contro questo individuo sono certamente comprensibili, non tanto però quando si accaniscono contro la Chiesa Cattolica: non solo, l’indicazione dello stesso Amendola è poco chiara visto che quella “chiesa” non è nemmeno recensita dal Cesnur.



A maggior ragione, la Chiesa Cattolica c’entra poco o nulla con la vicenda. Ah, “last but not least”, ovviamente Amendola non è il cappellano del Cimitero Maggiore di Milano, non per lo meno in veste ufficiale e incaricato dalla chiesa cattolica. Esistono infatti figure in Chiese considerate “eretiche” dal mondo cattolico occidentale che prevedono comunque la figura di “cappellano”. Ecco, un piccolo dettaglio che forse Le Iene Show, giustamente molto brave a ricercare scandali, verità nascoste e scoop, potrebbero la prossima volta “ricordarlo” con maggior attenzione… (agg. di Niccolò Magnani)



Il gesto fascista fatto da don Orlando Francesco Amendola, cappellano del cimitero Maggiore, ha ormai fatto il giro dell’Italia. Un comportamento che il sacerdote ha tenuto lo scorso 20 maggio, in occasione del 40esimo anniversario della morte di Umberto Vivirito, ex militante neofascista di Avanguardia Nazionale, ucciso da una ferita. Quest’ultima attribuita ad un colpo d’arma da fuoco durante una rapina a Milano, in cui Vivirito uccise il titolare del negozio. Eppure agli occhi di don Orlando è un “eroe della solidarietà”, come ha specificato nel discorso che ha tenuto di fronte alla comunità di Avanguardia nazionale presso il Cimitero Maggiore di Milano. Nadia Toffa de Le Iene Show ha voluto incontrare il sacerdote, come mostrato nel servizio andato in onda nella puntata di ieri, per comprendere i motivi del suo gesto. Il saluto fascista, ha sottolineato infatti l’inviata, non fa altro che gettare fango sul dolore provato dagli italiani per le stragi e la repressione avvenute sotto il regime fascista. “Non succederà più, grazie”, risponde più volte don Orlando, mentre si allontana. Secondo la Toffa il sacerdote si sarebbe mostrato pentito e sincero nelle sue scuse verso il popolo italiano. Da ricordare tuttavia che il saluto fascista, come sottolinea La Repubblica, è vietato dalla legge italiana e non sarebbe la prima volta che don Orlando si schiera in modo eclatante dalla parte dell’estrema destra, di cui sembra seguire ogni evento ufficiale. Clicca qui per vedere il servizio de Le Iene Show su don Orlando Amendola. 

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