Una croce di oltre cent’anni è stata demolita in India senza alcun preavviso ufficiale verso la comunità cristiana di Mumbai: il fatto increscioso è stato rivelato da AsiaNews questa mattina, con una dura condanna dell’arcivescovo della città cardinale Oswald Gracias. In sostanza, nonostante l’opposizione della comunità cattolica locale, le autorità di Mumbai hanno deciso di abbattere e demolire una croce di oltre 100 anni che sorgeva sul muro di una proprietà privata in pieno Bandra, quartiere popoloso della città. «Essa non era elemento di disturbo per nessuno e non recava alcun danno, oltre ad aver avuto un significato storico e religioso importante», scrive il vescovo in colloquio con AsiaNews. Avviene tutto lo scorso 29 aprile quando la croce viene demolita dopo un contenzioso “risolto” dal comune di Mumbai che fa riferimento ad una legge sulle strutture religiose su pubblica proprietà.
Ecco, peccato che la croce in Baazar Road era situata su una proprietà privata, il che aumenta il senso di attacco e intimidazione contro la comunità cristiana: «la santa croce è stata demolita senza un giusto processo, nonostante i chiarimenti e il dialogo con i funzionari della BMC (Brihanmumbai Municipal Corporation)», riportano i colleghi di AsiaNews. I cattolici si sono mobilitati contro la demolizione di un importante simbolo cristiano di alto valore storico, ma nulla è bastato per far cambiare idea alle autorità; il portavoce della Diocesi, Padre Antony Charangat, ha voluto aggiungere un dettaglio molto importante, «Il governo ha violato i diritti di un individuo cristiano entrando nella sua proprietà privata e demolendo in maniera del tutto arbitraria una croce nella sua proprietà». Purtroppo questo è solo uno degli ultimi atti di intimidazioni contro la popolazione cristiana dell’India e della stessa città di Mumbai: “a febbraio una statua della Vergine Maria era stata vandalizzata e decapitata; a metà aprile una croce era stata profanata con una ghirlanda di pantofole attorcigliate al corpo di Cristo”, scrive Radio Vaticana.