Il profugo siriano di 17 anni che è stato arrestato ieri in Germania è stato rilasciato: sospettato di voler compiere un attentato suicida a Berlino, in realtà è stato vittima di un clamoroso fraintendimento. La procura di Potsdam ha stabilito – come riportato dall’Adnkronos – che non c’erano prove sufficienti per trattenere l’adolescente in carcere e lo ha rilasciato. Ieri è emersa l’indiscrezione in merito all’invio di un messaggio di addio alla madre tramite WhatsApp nel quale faceva riferimento ad un attentato terroristico, ma fonti vicine all’indagini hanno spiegato che in realtà la frase in questione è stata tradotta male. Un errore di traduzione ha portato, dunque, all’accusa di terrorismo. Il 17enne, arrivato in Germania dalla Siria due anni fa, era stato fermato dalla polizia ieri in un centro per rifugiati minorenni non accompagnati, nella regione di Uckermark, a nord est di Berlino. (agg. di Silvana Palazzo)
Un 17enne siriano, sospettato di aver pianificato un attacco suicida a Berlino, è stato arrestato dalla polizia tedesca. Lo ha annunciato il ministro degli Interni Karl Heinz Schroter, che però non ha fornito molti dettagli in merito alla vicenda. Sconosciuti, dunque, i particolari relativi al presunto attentato pianificato dal ragazzo e quindi anche sul momento nel quale avrebbe voluto metterlo in atto. Per ora si sa che avrebbe mandato un messaggio a sua madre spiegando le sue intenzioni, ma non è chiaro quanto fosse vicino alla realizzazione del suo piano. Stando a quanto riportato dalla BBC, il sospetto è stato arrestato nella contea di Uckermark, quindi all’interno del distretto di Brandeburgo.
I funzionari della sicurezza tedesca continuano a mantenere alto il livello di allerta terrorismo: la Germania è, infatti, uno dei Paesi che i gruppi terroristici internazionali hanno fissato come obiettivo di attentati. Nel dicembre scorso, ad esempio, un cittadino tunisino ha compiuto una strage a Berlino, uccidendo 12 persone e ferendo decine. L’arresto del ragazzo siriano è stato compiuto ad otto giorni dall’attentato di Libal Salman Abedi alla Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande, per il quale sono morte 22 persone.