Nello stesso parcheggio dello stesso centro commerciale di Roma dove è stato bruciato il camper rom un mese fa, è stato ritrovato questa mattina un ragazzo morto, di circa 20 anni, nel mistero più assoluto sulle cause. Un luogo “maledetto” all’interno del Centro Commerciale “Primavera” che in un mese si ritrovate senza colpe due tragedia a così breve distanza poi. L’Ansa riporta come una guardia giurata questa mattina alle ore 6 ha ritrovato un giovane riverso a terra, insanguinato e purtroppo senza vita. Accanto al corpo sarebbe stato trovato un biglietto di addio, e ovviamente questo può fa pensare ad un suicidio, ma non si comprende come sia arrivato fin lì e in che modo si sarebbe tolto la vita, visto poi tutto il sangue ritrovato sulla scena del delitto. Incredibile il fatto cosi ravvicinato di due casi che ovviamente non c’entrano nulla tra loro ma che riportano Centocelle al centro della cronaca nera nel giro di poche settimane. (agg. di Niccolò Magnani)
Identitifati i due presunti responsabili per la morte delle tre sorelle rom, uccise lo scorso 10 maggio a Roma, Elizabeth, Angelica e Francesca. Gli inquirenti sono riusciti a risalire infatti ai due sospettati grazie alle immagini della videosorveglianza e ad alcune testimonianze, oltre che alla perlustrazione minuziosa da parte degli investigatori di tutti i campi nomadi della Capitale. L’accusa mossa dal Procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Antonino di Maio è di omicidio plurimo, tentato omicidio e possesso di oggetti incendiari. In particolare, sottolinea La Stampa, gli inquirenti si sarebbero concentrati su un uomo in particolare, immortalato in un filmato mentre lancia una bottiglia incendiaria contro il camper. Le tracce seguite hanno riguardato inoltre anche le aree al di fuori di Roma, visto che il soggetto in questione ed eventuali complici avrebbero potuto già essere sulla via di fuga.
L’identificazione dei due sospettati sarebbe stata possibile anche dalle tracce lasciate dal liquido infiammabile e rilevate nell’area attorno al camper, oltre che nelle immediate vicinanze. Le autorità stanno inoltre esaminando alcuni frammenti di bottiglia trovati sulla scena del crimine, per appurare se vi siano delle impronte. Si indaga anche sul movente che avrebbe portato alla tragedia ed alla morte delle tre sorelle, di 4, 8 e 20 anni, ed a quanto emerge dalle prime indiscrezioni sembra che le piste puntino verso la vendetta. Lo stesso padre delle tre vittime, Romano Halilovic, ha ipotizzato con gli inquirenti che l’evento possa essere attribuito ad alcune tensioni con altre famiglie rom. Gli investigatori credono infatti che la morte delle tre sorelle possa essere dovuta all’assegnazione dei conteiner presenti nei campi nomadi, come evidente anche da aggressioni ed altri incendi che hanno colpito in precedenza la comunità rom di Centocelle.