Ha sconvolto l’Italia intera quanto accaduto a  monsignor Giorgio Costantino, parroco della chiesa di Santa Maria del Divin Soccorso di Reggio Calabria, aggredito da alcuni giovani dopo averli rimproverati per il fatto di utilizzare il cancello della canonica come porta per la loro partita a calcio. Immagini forti quelle riprese dalla videocamere di sorveglianza, che hanno portato all’arresto del 25enne Giacomo Gattuso per aggressione e di altri quattro soggetti per aver reso agli inquirenti dichiarazioni mendaci nel tentativo di coprirne la condotta. Secondo quanto riportato da La Gazzetta del Sud, inoltre, ad aggravare la posizione dei giovani vi sarebbe anche il fatto che a monsignor Costantino sarebbe stato anche rubato il cellulare, uno stratagemma che secondo il giudice per le indagini preliminari aveva lo scopo di impedire al prelato di chiamare i soccorsi. Nel frattempo il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, si è complimentato con gli inquirenti reggini per “per la professionalità dimostrata nelle indagini, con l’individuazione in pochissime ore dei giovani responsabili dell’aggressione al sacerdote reggino”. (agg. di Dario D’Angelo)



Cinque ragazzi sono finiti in manette per l’aggressione ai danni di monsignor Giorgio Costantino, parroco della chiesa di Santa Maria del Divin Soccorso di Reggio Calabria. Quei terribili momenti sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza: nelle immagini si vedono i ragazzi mentre giocano a calcio davanti all’ingresso della canonica, il cui cancello d’ingresso viene usato come porta; don Giorgio li invita a smettere e decide di chiudere il cancello, ma la reazione dei giovani è violenta. Il parroco viene quindi circondato e picchiato selvaggiamente.



Giacomo Gattuso è ritenuto responsabile della violenta aggressione e per questo è finito in carcere, mentre gli altri quattro ragazzi (Agostino Ceriolo, Domenico Zampaglione, Salvatore D’Agostino e Simone Liconti) sono ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di Gattuso. Avrebbero fornito false dichiarazioni per coprire la condotta dell’amico. La chiusura dell’ingresso della canonica ha scatenato la rabbia dei giovani. Ora monsignor Giorgio Costantino è ancora ricoverato all’ospedale di Reggio Calabria in prognosi riservata per le lesioni riportate: dopo essere stato svegliato nei giorni scorsi dal coma farmacologico (indotto dai medici per evitare complicazioni con le varie e gravi ferite riportate), stando a quanto rivelato da La Vita in Diretta, è stato di nuovo operato per un forte ematoma. La prognosi è ancora riservata ma non pare essere di nuovo in pericolo di vita, come del resto ha confermato anche lo stesso mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza: “Sono stato a trovarlo in ospedale e gli ho detto di essere venuto per le cresime, lui con un filo di voce mi ha detto solo ‘Grazie’”.



Ieri invece il ministro dell’Interno Marco Minniti – accompagnato dal Prefetto Michele di Bari, dai vertici provinciali delle Forze di Polizia e dal Direttore Generale del nosocomio – si è recato dal sacerdote per rivolgergli vivissimi auguri di pronta guarigione. Inoltre, ha auspicato l’immediato ritorno alla cura pastorale della sua parrocchia. Come riportato da ilmetropolitano, il ministro ha colto l’occasione per complimentarsi con la magistratura e la polizia per l’attività investigativa svolta.