Nella giornata di ieri si è svolto un altro step del processo per l’omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza, a carico di Giosuè Ruotolo, ed è in questa sede che sono emersi alcuni particolari scottanti. Secondo il consulente tecnico della difesa, Vincenzo Agostini di Tortona, sui reperti mancherebbe infatti materiale genetico attribuibile all’imputato. Una notizia che ha sconvolto l’aula della Corte d’Assiste di Udine, in cui è stato evidenziato come specie sul bossolo 3 non sarebbe presente il DNA di Giosuè Ruotolo. Agostini, sottolinea Il Messaggero, è il consulente nominato dalla difesa del militare nel 2015 proprio per effettuare i rilievi nell’auto dell’imputato e nelle abitazioni.
Durante l’udienza di ieri per l’omicidio di Trifone e Teresa, è stato inoltre ascoltato nuovamente Lorenzo Kari, colui che ha rivelato di aver ricevuto l’ordine di uccidere i due fidanzatini di Pordenone dietro compenso. Il suo intervento, avvenuto in apertura, si è concluso tuttavia nel giro di pochi minuti, in seguito ad una domanda della difesa di Giosuè Ruotolo. Ascoltata inoltre un’amica di Teresa Costanza, Debora Colombo, che lavorava con la vittima presso una compagnia di assicurazioni milanese. La giovane ha testimoniato di aver lavorato con Teresa per un anno e mezzo e che il suo lavoro principale riguardasse le assicurazioni, non l’attività di ragazza immagine che invece svolgeva in modo saltuario.