Tre colpi di pistola, sparati senza pietà, durante una lite. L’assassino ha 15 anni, e tanti ne aveva la vittima. Ancora un omicidio tra minorenni, è accaduto a Mileto in Calabria. Il ragazzino assassino è andato a costituirsi di sua spontanea volontà ai carabinieri. Non si conoscono i motivi della lite che ha portato all’omicidio, si sospetta una banale storia di gelosia per una ragazza. Il reo confesso appartiene a una famiglia della criminalità locale, il padre e i fratelli sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta sul narcotraffico. La pistola usata era del nonno, legalmente denunciata. Dunque l’assassino si era presentato armato all’appuntamento con l’amico, il che fa sospettare che aveva già deciso di ucciderlo in caso di lite.



Un uomo che stava tornando a casa, in una via di Settimo Torinese, si è accorto di un fagottino abbandonato sul ciglio della strada. Dentro l’asciugamano che lo avvolgeva un neonato, si capiva che era appena stato partorito. Ha avvertito il 118 ma quando il piccolo è arrivato un’ospedale Regina Margherita era già in condizioni disperate ed è morto poco dopo. Abbandonato dopo il parto per la strada come accede in molti casi probabilmente da una ragazza madre che non voleva si scoprisse che aveva avuto un bambino; portarlo in ospedale per lasciarlo in affido infatti richiede di dare la propria identità, che peraltro non viene resa pubblica.



Un nuovo caso Yara Gambirasio? Una ragazzina siciliana di Siracusa, stessa età 13 anni, è scomparsa da ieri dopo essere stata in piscina non è più tornata a casa. Marika, questo il suo nome, secondo le prime testimonianze delle amiche che erano in piscina con lei per la lezione di nuoto sincronizzato, avrebbe avuto appuntamento con qualcuno. L?hanno vista infatti uscire di fretta dalla porta secondaria parlando al telefono.Pochi minuti dopo il cellulare risultava spento e di lei non si è più saputo nulla. Il padre era davanti al portone centrale della piscina come tutte le sere ad aspettarla. Poi la denuncia per scomparsa.



Paura a Roma nel quartiere Monteverde: una quarantatreenne alla guida di una Smart ha travolto cinque persone sulle strisce pedonali, passando col semaforo rosso. La donna avrebbe lamentato un malore che le avrebbe impedito di rendersi conto di dover frenare: dalle indagini della polizia, immediatamente accorsa sul luogo dell’incidente assieme alle ambulanze del 118, è emerso però come alla conducente della Smart fosse già stata ritirata la patente, e dunque come non avesse dovuto assolutamente trovarsi alla guida della vettura. Dei cinque pedoni investiti, due versano in condizioni particolarmente gravi: un trentenne finito sotto le ruote della Smart e una ragazza che avrebbe subito un trauma spinale. Inizialmente si è temuto un atto terroristico, ma quasi subito si è capito che si trattava di un grave incidente stradale, con la donna che ha tirato dritto nonostante il semaforo rosso e le strisce pedonali, investendo in pieno i passanti che ovviamente non potevano aspettarsi di vedersi piombare addosso la Smart. (agg. di Fabio Belli)

Iniziano le grandi manovra per una nuova legge elettorale, grandi manovre che hanno visto oggi il primo incontri tra i leader dei due partiti maggiori, i cinque stelle e il PD. A detta dei partecipanti l’incontro, che per inciso è durato una mezz’oretta, è servito per individuare la base su cui partire per cercare di portare in parlamento una legge elettorale condivisa. In tale contesto sostanziale si al patto del Nazareno, patto che all’epoca era stato siglato da Renzi e Berlusconi, e che prevedeva un forte premio di maggioranza e una soglia di sbarramento del 5%. L’incontro di oggi sarà propedeutico per poter stilare una proposta di legge, proposta che poi dovrà passare nelle aule parlamentari, per avere quella che come ha dichiarato lo stesso Renzi, sarà un “approfondita discussione” tra i partiti.

È lontano ormai da tanto dalla scena politica, ma l’ex presidente di Alleanza Nazionale fa sempre notizia per i suoi problemi legali. Oggi la Guardia di Finanza su disposizione della DDA ha operato il sequestro di due polizze vita, per un totale di circa un milione di euro, a Gianfranco Fini. Il sequestro rientra nell’indagine legata alla vendita della casa di Montecarlo, una casa che era di proprietà di Alleanza Nazionale e che fu acquistata dal cognato di Fini, vendita che gli investigatori ritengono sia stata viziata da un reato. Nessuna dichiarazione è giunta dall’ex presidente della Camera, a parlare è stato invece il suo ex amico Storace, che ha commentato il sequestro consigliando a quello che era il capo del suo partito di …spararsi.

Ci va pesante la cancelliera tedesca Merkel nel commentare la performance di Trump al recente summit dei sette grandi del mondo. Alla Merkel non è andato proprio giù l’isolazionismo nella quale il neo presidente americano sta spingendo gli Stati Uniti D’America, e commentando con i giornalisti teutonici le risultanze del vertice sottolinea che Trump di fatto è un leader inaffidabile. Come se non bastasse ad intervenire nella vicenda oggi il vice cancelliere Sigmar Gabriel, che ha ricordato al mondo che Trump si è presentato a Taormina non solamente annullando di fatto l’accordo sul clima siglato dal suo predecessore, ma anche immediatamente dopo aver visitato il Medio Oriente e aver venduto armi per 300 miliardi di dollari, insomma un atteggiamento questo che mette a repentaglio la pace nel mondo.

Sarà probabilmente ufficializzata domani la decisione che già da qualche ora circola sui quotidiani sportivi, e che vede Luciano Spalletti lasciare la panchina della Roma. L’allenatore oggi ha avuto un incontro con il nuovo direttore sportivo dei giallorossi, Monchi, alla fine come da copione facce scure e addio molto più vicino. Troppo distanti le posizioni delle parti, posizioni tra l’atro esasperate dall’aperta contestazione che una parte della tifoseria ha avuto contro il tecnico, ritenuto colpevole della cattiva gestione di un giocatore simbolo della squadra, quel Roberto Totti che ieri con il suo addio ha fatto commuovere tutta l’Italia sportiva. Pronto per la panchina capitolina De Francesco, con Spalletti che dovrebbe accasarsi all’Inter.

Juve, Roma, Napoli l’anno prima, Juve, Napoli, Roma l’anno dopo e nel 2015 Juve, Roma, Lazio. L’ultima stagione di corte, quella dei 102 punti: prima Juve, poi Roma staccatissima e il Napoli. La lettura in testa del torneo sancisce di fatto le stesse gerarchie e nell’hit parade dei fatturati la società bianconera vale 341 milioni, decima in Europa ed è sempre avanti alla Roma e al Napoli. L’operazione di strappare Higuain alla rivale ha pagato ed anche molto bene. La Juventus è arrivata in fondo a tutte le competizioni con miglior difesa, lasciando nell’ultimo mese qualche punto ininfluente in campionato. La Roma ha finito con il record dei punti. Stessa situazione per il Napoli: migliore attacco in assoluto con 94 reti, 50 delle quali in trasferta. Il Napoli ha perso solo quattro volte ma ha lasciato punti pesanti con Pescara e Palermo. Ed anche grazie a Roma e Napoli che siamo arrivati a 1123 reti, 2.96 è la media a partita. Solo nel 1950 si segnò di più. Italia più godereccia perfino del campionato spagnolo: reti a cascata sulle quali sorridere e incupirsi. Il tutto nel torneo che ha visto l’Atalanta piazzarsi quarta davanti ad una splendida Lazio.

Portare alla ribalta Conti, Caldara e Spinazzola. Giovani lanciati, questa volta, senza remore e due minorenni battezzare la rete. Per trovare una milanese sul podio dobbiamo toglierci la polvere di dosso: rossoneri sesti davanti all’Inter che ha vantato tre allenatori e tante umiliazioni. Cineserie inaspettate per un fallimento che fa rabbrividire. nella terra di mezzo hanno sempre sostato Torino, Fiorentina e Sampdoria. Il Cagliari, neo promosso a maggio era già salvo. Il Crotone 25 punti nel ritorno ha beffato tutti e tutto: Empoli compreso che aveva il peggiore attacco. A proposito dei 1123 gol, 29 sono di Dzeko ma 67 appartengono a Belotti, Immobile e Insigne. Ventura in vista Madrid settembre prossimo se li tiene davvero stretti.