Un caso in Germania sta scuotendo le coscienze. La giovane Alexandra, 15 anni, avrebbe messo la sua verginità all’asta. L’idea le sarebbe venuta dopo aver visto il film “Proposta Indecente”, un classico in cui a Demi Moore viene insidiata nella sua virtù per un prezzo stratosferico. Sembra che sarà tutto regolare, stando ai regolamenti dell’agenzia Cinderella Escorts, con un registro nel quale sarà depositato l’intento ed un notaio che supervisionerà la transazione, quando sarà definita con chi avrà deciso di comprare la verginità di Alexandra. Quello che stupisce è la lucida fermezza della ragazza di fronte a un qualcosa che doveva essere preservato per amore e che invece sarà svenduto al miglior offerente.
Il caso di Alexandra ha fatto molto discutere sociologi e osservatori, visto che dalla decisione della ragazza traspare una grande disillusione. Viene infatti sottolineato, nelle richieste sul perché mettere all’asta la propria verginità, come in realtà essa sarebbe comunque donata ad un fidanzato con il quali quasi sicuramente il rapporto non durerebbe tutta la vita, anzi! E di fronte a un fugace amore giovanile, Alexandra ha scelto i soldi. E anche tanti, trattando a tutti gli effetti la propria verginità come se fosse un bene, senza tabù. E torna attuale anche la discussione sul corpo delle donne e sulla loro capacità di gestire autonomamente quelle che sono situazioni private, ma dalle quali, almeno secondo la valutazione estremamente pragmatica di Alexandra, si possono ottenere anche importanti guadagni. La ragazza ha parlato di una situazione economica non florida all’interno della sua famiglia, e dunque la situazione aiuterebbe anche altre persone e la decisione non sarebbe prettamente egoistica. Questo però sarà difficile verificare: la decisione di vendere la propria verginità è invece un preciso passo morale che, probabilmente, sarà emulato, ma la scarsa eco intorno a questa scelta è già sintomo che la nostra società la approva?