La controversa storia di Cecilia Zanibon, la 79enne che ha denunciato di essere stata aggredita da uno straniero “dal viso d’angelo” dopo aver bussato alle sua porta di casa e poi stordita ripetutamente con un taser, provocandole scariche elettriche alla testa, torna al centro della puntata di oggi di Pomeriggio 5. Già ieri la padrona di casa e la sua inviata, da Padova, avevano raccontato la vicenda che conterrebbe alcuni dubbi. Realmente la donna è stata aggredita, come dalla stessa ammesso, o forse avrebbe raccontato una bugia, mistificando la realtà, per nascondere una rovinosa caduta? I segni sul suo corpo sono comunque evidenti ma non è detto che dietro ci sia stata realmente un’aggressione a suo scapito. Ieri la donna non se l’è sentita di raccontare nuovamente quanto accaduto davanti alle telecamere della trasmissione di Canale 5, mentre oggi sarà ascoltata la testimonianza di una sua vicina di casa che non avrebbe dubbi sul fatto che l’anziana Cecilia abbia finora raccontato la verità. “Si è trattato di un’aggressione”, ha confermato, smentendo così la pista della presunta caduta. Ma qual è la verità attorno alla vicenda trasformatasi negli ultimi giorni in un vero e proprio giallo?
Dopo le numerose truffe agli anziani (e non solo), oggi Pomeriggio 5 si occuperà di una vicenda controversa che vede protagonista un’anziana di Padova, Cecilia Zanibon di 79 anni. La donna sarebbe stata vittima di una vera e propria tortura, almeno stando al suo racconto. La donna, come riporta Il Secolo d’Italia, ha raccontato di aver sentito bussare alla porta della sua abitazione. Dopo aver aperto si sarebbe trovata di fronte un giovane dal viso d’angelo ma dopo poco sarebbe iniziato un vero e proprio incubo: dopo aver tentato di strangolarla, il giovane aggressore l’avrebbe torturata con un taser provocandole scariche elettriche alla testa. Sarebbe questa la versione della donna che al Mattino di Padova ha raccontato: “Sentivo la testa bruciare, quasi come se il cervello stesse scoppiando. Un dolore indescrivibile. Sono viva per miracolo”. Secondo la vittima, quel ragazzo quasi certamente sarebbe dell’Est e, dopo aver bussato avrebbe immediatamente tentato di ucciderla strangolandola. “Voleva uccidermi, era una bestia. Mi colpiva alla testa con un aggeggio che produceva scariche elettriche. Il solo rumore faceva terrore”, ha aggiunto.
La 79enne ha raccontato di aver aperto dopo aver visto il viso del giovane dallo spioncino. A sua detta, le sembrava uno dei ragazzi kosovari che abitano al piano di sotto e con i quali c’erano stati alcuni problemi di poco conto. Dopo aver aperto, il giovane le avrebbe detto di essere rimasto senza acqua in casa: “Volevo innanzitutto controllare se c’era lo stesso problema anche in casa mia. Per questo mi ero diretta verso il bagno”, ha dichiarato. Poi la violenta aggressione. Dopo aver destato molta preoccupazione per le conseguenze dell’aggressione violenta e le torture con l’elettricità, come rivelato dalla trasmissione Pomeriggio 5 sarebbero emersi i primi dubbi sulla vicenda. C’è infatti chi sostiene che l’anziana signora non sia stata in realtà vittima di alcuna aggressione ma che sarebbe caduta. I traumi riportati sarebbero quindi le conseguenze della rovinosa caduta, tenuta nascosta per vergogna, anche se la sua vicina di casa confermerebbe invece la versione della vittima. Qual è la verità sulla vicenda che ha scosso Padova? La storia, dunque, potrebbe avere un altro risvolto sconvolgente.