Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, è riuscito a scappare dall’Italia? Gli inquirenti sono convinti che sia ancora nascosto nelle campagne tra Bologna e Ferrara, dove ha ucciso due persone ferendone una terza. Se non lo pensassero, non fornirebbero agli abitanti una guida ricca di istruzioni su come comportarsi nel caso dovessero imbattersi nell’assassino. I vertici dell’Arma e i sindaci di Molinella, Argenta, Budrio e Portomaggiore hanno riunito i cittadini per illustrare il vademecum. Potrebbero trovarsi l’incubo in casa o addirittura finire in ostaggio. La prospettiva è verosimile, da qui l’idea di fornire consigli utili. E allora cosa bisogna fare se si finisce a contatto con Igor Vaclavic?
Le linee guida sono state riportate da La Stampa: innanzitutto bisogna chiamare subito i militari, presenti da quasi due mesi in tutta la zona; bisogna memorizzare com’è vestito, che direzione prende e quale comportamento tiene. Ovviamente è indispensabile mantenere la calma, assecondare le sue richieste ed evitare azioni che possano spingerlo ad usare armi, quindi non bisogna reagire a offese e umiliazioni. I carabinieri, però, raccomandano anche di limitare gli spostamenti, di non aprire la porta a chi non si qualifica, di non lasciare l’auto aperta e di non toccare nulla ma chiamare i militari, se si nota qualcosa di strano in casa. Se si viene presi in ostaggio, bisogna favorire l’intervento delle forze dell’ordine, quindi chiedere di portare i bambini in un’altra stanza. Non si esclude l’intervento di forze speciali, quindi bisogna gettarsi a terra, coprirsi la testa con le mani, restando lontani da porte e finestre.
Il pericolo è più reale di quello che si possa pensare, sebbene appaia incredibile che Igor Vaclavic sia riuscito a tenere in scatto un esercito di carabinieri per oltre sette settimane. «Siamo convinti che si nasconda ancora qui, il dispositivo resta e nessuno smobilita. Si tratta di un territorio vasto e con molte zone isolate, i cittadini possono fornirci indicazioni utili», ha dichiarato il colonnello Andrea Desideri. A proposito delle indagini, il collega Valerio Giardina si limita, invece, a spiegare che «sono in corso complesse attività investigative coperte dal segreto. Attività che continuano con serietà e determinazione e che speriamo permettano il raggiungimento dell’obiettivo».