Esistono già molte app che stanno trasformando la fede in un effetto tecnologico. Ad esempio ci si può confessare via cellulare, leggere il Vangelo del giorno, pregare via computer. Nella città che vide la nascita della “protesta” di Martin Lutero, Wittenberg, quella dove il monaco appese sul portone della locale chiesa le sue famose 95 tesi e dove insegnava teologia, si è fatto un ulteriore passo avanti per rendere sempre più spersonalizzata e priva di contatti umani l’esperienza religiosa.



Il portavoce della chiesa evangelica di Hesse e Nassau ha spiegato al quotidiano inglese The Guardian di cosa si tratta e il perché. E’ un robot vero e proprio, “battezzato” BlessU-2 (una contrazione di “ti benedico”) capace di rilasciare benedizioni in cinque lingue diverse. E’ dotato di uno schermo su cui si può selezionare la lingua (tedesco, inglese, francese, spagnolo e polacco), scegliere se la voce sia maschile o femminile e il tipo di benedizione richiesta. Dopo di che il robot alza le braccia al cielo, le mani si illuminano e dice “Il Signore ti benedica e ti protegga”.



Quindi si ascolta un passo della Bibbia. Il pastore che ha ideato il macchinario assicura che il robot non può sostituire il pastore e non è un modo per sanare la crisi delle vocazioni, ma è “un tentativo di dialogo”. BlessU-2 è stato presentato nel corso delle celebrazioni per i 500 anni della nascita della Chiesa protestante, ma non sembra che tutti i fedeli abbiano accolto l’esperimento in modo positivo. A quanto pare infatti non bisogna inserire una monetina per avere la benedizione, ma magarii n futuro il prete robot sarà in grdo di distriburie anche caffè e merendine…

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