Thomas Salme, il pilota “truffatore” è stato oggi ospite della trasmissione Pomeriggio 5 durante la quale ha risposto alle domande della padrona di casa. “Ha volato quasi per 10 mila ore di volo prima di essere scoperto”, ha raccontato al cospetto della conduttrice Barbara d’Urso del tutto stupita di fronte alle sue dichiarazioni. Più volte l’uomo ha ribadito di essere stato fortunato a poter pilotare gli aerei di diverse compagnie per ben 13 anni senza che capitasse nulla di grave a lui o ai passeggeri. Thomas ha poi chiarito come ogni compagnia, prima di assumerlo e poi ogni sei mesi lo ha sottoposto continuamente ad alcune prove che però lui ha sempre superato. Anche per tale ragione non si sentiva moralmente in colpa o responsabile. La conduttrice ha quindi posto la principale domanda: “E’ pentito per quello che ha fatto?”. Thomas Salme ha ammesso di essere stato cosciente del fatto che ciò che stava facendo non era del tutto corretto, ma alla fine non si è detto per nulla pentito. Il finto pilota è stato condannato semplicemente ad una mula di 2000 euro. “Sono stato molto fortunato”, ha commentato. Addirittura, dopo la multa gli avrebbero consigliato di fare un corso affinché potesse prendere realmente il brevetto anche alla luce della sua bravura. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Thomas Salme, l’uomo che ha pilotato aerei di linea per 13 anni senza avere il brevetto per farlo, sarà uno dei protagonisti di Pomeriggio 5. Nella puntata di oggi, mercoledì 31 maggio, la conduttrice Barbara d’Urso racconterà l’incredibile storia dello svedese che venne arrestato nel 2010. In realtà lo ha già fatto il diretto interessato, diventato fotografo e documentarista: con l’aiuto del giornalista inglese Tom Watt ha scritto il libro “Pilota (abusivo). 13 anni tra le nuvole“. La sua storia è tornata d’attualità a sette anni di distanza dalla scoperta che non aveva alcuna licenza per pilotare gli aerei.



Thomas Salme, nato a Stoccolma, eredita due passioni dal padre: la fotografia e il volo. Intraprende gli studi da pilota, ma proseguirli non è possibile per lui, a causa delle precarie condizioni economiche della sua famiglia. Il brevetto di guida turistica per monomotori non è sufficiente, ma non si dà per vinto: si allena clandestinamente per oltre un anno e mezzo con i simulatori di volo della Scandinavian Airlines, grazie alla complicità di un amico impiegato lì come tecnico. Nel 1997 intraprende la carriera di (finto) pilota: si presenta in Italia con una falsa licenza svedese per pilota commerciale e si candida con Air One, riuscendo a superare la prova senza problemi. Inizia a lavorare come secondo pilota, tre anni dopo viene promosso capitano. Lavora anche per Jet2 e Corendon, accumula oltre diecimila ore di volo. Nel 2010, però, Thomas Salme viene smascherato all’aeroporto Schiphol di Amsterdam mentre sta per partire con un Boeing 737 verso Ankara.



Pensate che sia finito in carcere? Thomas Salme se l’è cavata con una multa di duemila euro e il divieto di pilotare aerei per un anno. Gli viene lasciata la possibilità di diventare ufficialmente pilota, ma decide di cambiare vita e, infatti, ora vive a Milano, dove fa il fotografo e il documentarista.