Google ha celebrato con il suo Doodle una figura forse poco conosciuta dall’opinione pubblica, ma che rappresenta un pilastro dell’architettura moderna. Si tratta di Zaha Hadid, nata in Iraq del 1950 e divenuta un’icona come architetto per i suoi caratteristici soffitti di vetro sconnessi e regolari, una cifra stilistica davvero unica a livello mondiale. Zaha Hadid dopo essere cresciuta nella vecchia Mesopotamia è andata a studiare in Gran Bretagna dove si è formata come architetto presso l’Architectural Association di Londra, subito dopo aver conseguito la laurea in architettura all’Università Americana di Beirut. Da lì la sua carriera è cresciuta in maniera vertiginosa, tanto da diventare un punto di riferimento assoluto della cosiddetta corrente decostruttivista. Il Time le ha dedicato un grande riconoscimento nel 2010, inserendola tra le cento persone maggiormente influenti del pianeta.
Il più importante riconoscimento nell’ambito dell’architettura per Zaha Hadid resta comunque la vittoria del Premio Pritzker, il più importante riconoscimento a livello mondiale per gli architetti. Ancor più importante e rilevante è il fatto che Zaha Hadid sia stata la prima donna in assoluto nella storia ad ottenere il riconoscimento. Dopo il Pritzker, vinto nel 2004, sono arrivati nel 2010 e nel 2011 anche due premi Stirling e nel 2013 il suo studio, lo Zaha Hadid Architects, con quasi 250 dipendenti si è collocato tra i primi 50 studi di architettura del mondo. La sua vita è stata d’ispirazione per molte donne nel mondo non solo nel suo campo, quello dell’architettura, ma in generale come influenza positiva per tutte le donne che provengono da paesi in cui la carriera viene vista come un freno e non come una possibilità per la realizzazione femminile. Zaha Hadid è morta a soli 65 anni, nel 2016, a causa delle complicazioni cardiache seguite ad una bronchite, e Google l’ha ricordata con il Doodle pubblicato nella giornata del 30 maggio.