Dal prossimo martedì 9 maggio, si riaccenderanno ufficialmente i riflettori sul caso di Isabella Noventa, un giallo che continua ad interessare l’opinione pubblica da oltre un anno. La notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2016, della segretaria 55enne di Albignasego si persero drammaticamente le tracce. Dopo un mese esatto dalla sua scomparsa furono arrestati coloro che, secondo l’accusa, sarebbero i responsabili del delitto di Isabella e della distruzione del suo cadavere. Tre persone che, probabilmente per motivi differenti o chissà, forse per le stesse ragioni – il movente non è ancora chiaro – avrebbero deciso di disfarsi per sempre della donna, vista come un ostacolo per le loro stesse vite. Si tratta di Freddy Sorgato, autotrasportatore con la passione per il ballo e che con la Noventa aveva avuto una relazione amorosa turbolenta, della sorella Debora e dell’amica di quest’ultima (ed amante di Freddy), Manuela Cacco. Sono loro i tre imputati i quali affronteranno il processo con rito abbreviato che potrebbe concludersi molto rapidamente. Ad oggi, il “trio diabolico” ha reso tre differenti versioni, tutte contradditorie tra loro e mirate, forse, a scaricare le responsabilità senza quindi avanzare il nome del vero responsabile.



Una strategia che potrebbe non bastare a salvarli da una condanna severa e che farebbe leva sull’assenza del cadavere di Isabella Noventa. Quel corpo che l’anziana madre della vittima, la signora Ofelia, ha sempre chiesto, tra le lacrime, ai tre arrestati. Oggi, a pochi giorni dall’inizio del processo, la donna torna ad appellarsi ai fratelli Sorgato ed alla Cacco: “Fino alla penultima udienza quei tre possono ancora parlare. Spero sempre che vedendo come mi hanno ridotta dicano la verità. Mi restituiscano mia figlia”, ha commentato, sfinita dal dolore, al Mattino di Padova.



La madre di Isabella Noventa, al quotidiano padovano non ha nascosto l’enorme dolore, misto a rabbia, dal quale non riesce più a staccarsene dal giorno dell’omicidio dell’amata figlia. Ora chiede, pretende che le sia restituito almeno il corpo della segretaria 55enne e per questo si rivolge ai suoi tre presunti assassini: “Voglio che mi dicano dove l’hanno buttata. E poi voglio che paghino per le responsabilità che ancora non si sono presi. Voglio giustizia”. Non basterà certamente questo a farla stare meglio. L’anziana madre ha infatti ammesso di fare fatica a mangiare, di non dormire più la notte se non con l’ausilio di appositi medicinali, da quando Isabella Noventa non c’è più. “Mi sono perfino ammalata”, ha ammesso la donna, la quale è stata dimessa nei giorni scorsi ed è in fase di ripresa.



Nonostante sia molto credente, la madre della vittima non riesce a perdonare “quei tre delinquenti”. Non solo l’omicidio della figlia, ma anche le ingiurie successive: è questo che Ofelia non riesce a perdonare: “Mi hanno tolto una figlia, la vita, non li perdonerò mai”. Ma perché Isabella Noventa è stata uccisa? La madre si è fatta un’idea: “Perché quei tre assassini erano gelosi di lei. Erano invidiosi che fosse bella, fine, elegante”. Oltre a chiedere nuovamente la verità sul corpo della figlia, la donna ha voluto nuovamente rivolgersi a Dolores Rossi, madre di Freddy e Debora Sorgato. E’ certa che anche lei possa conoscere una verità, un segreto, finora tenuti nascosti. Una certezza che solo una madre può avere.