Il caso di Roberta Ragusa è stato trattato oggi dalla trasmissione La vita in diretta, su Rai 1, in vista del processo d’Appello a carico di Antonio Logli. In attesa del secondo grado nel quale l’elettricista della Geste farà di tutto per dimostrare la sua innocenza, l’accento è stato posto sui figli della coppia, Daniele, ormai maggiorenne e la figlia ancora minorenne. Il primo aveva chiesto al tribunale di Pisa – che si è espresso proprio nei giorni scorsi – la dichiarazione di assenza della madre Roberta Ragusa. La figlia minore, stando all’inviato del programma di Rai 1, è attualmente affidata e seguita da un’avvocatessa che le cura l’attività quotidiana. Vive ancora in casa insieme al padre Antonio Logli ma viene comunque raccontata serena. Ricordiamo che sia la figlia minore che Daniele non si sono costituiti parte civile nel processo a carico del padre condannato in primo grado a 20 anni per l’omicidio e la distruzione di cadavere della donna. Di fatto, dunque, non si sono mai schierati contro il padre.

Mentre si rincorrono le indiscrezioni e le possibili piste sul giallo di Roberta Ragusa e che, a distanza di oltre cinque anni dalla sua scomparsa, ancora commuove e coinvolge l’opinione pubblica, emergono importanti novità sul conto del marito Antonio Logli. L’uomo, lo scorso 21 dicembre è stato condannato dal Tribunale di Pisa a 20 anni di reclusione con le accuse di omicidio volontario e distruzione del cadavere della moglie. Il giudice Elsa Iadaresta, nel confermare la condanna, aveva tuttavia imposto il solo obbligo di dimora notturno per cui l’imputato ha continuato a vivere nell’abitazione dalla quale, le notte a cavallo tra il 13 ed il 14 gennaio 2012 Roberta fece perdere per sempre le sue tracce. Il prossimo venerdì 5 maggio sarebbe scaduto il termine entro il quale la difesa di Logli avrebbe potuto presentare ricorso alla Corte di Assise d’Appello di Firenze, ma proprio ieri, come riporta il quotidiano online La Nazione, gli avvocati Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri hanno provveduto a presentare apposito ricorso contro le 134 pagine delle motivazioni della sentenza.

Nelle sue carte, depositate lo scorso 18 marzo, il gup aveva usato parole durissime nei confronti del marito e presunto assassino di Roberta Ragusa, nelle quali quale l’uomo è stato descritto come “un bugiardo” che “ha reiteratamente e pervicacemente tentato di mistificare la realtà” in diverse occasioni, sebbene sia stata poi “spesso smentita dagli esiti investigativi”. In merito all’uccisione della donna, secondo il giudice questa ha rappresentato per Antonio Logli “la scellerata soluzione di tutti i problemi” che da tempo lo assillavano. Per la difesa dell’imputato, il proprio assistito è assolutamente innocente e si tenterà di dimostrarlo anche in Appello, il cui inizio dovrebbe essere fissato in autunno, per poi celebrarsi a partire dal nuovo anno, presso il Tribunale di Firenze.

In attesa del processo di secondo grado a carico di Antonio Logli e nel quale la difesa dell’uomo cercherà di ribaltare la sua posizione, emergono novità anche sul figlio maggiore della coppia, Daniele Logli, oggi ormai ventenne. Su richiesta del giovane, di cui era stata data notizia all’inizio del mese scorso, infatti, la commissione del Tribunale di Pisa ha sciolto le riserve dichiarando l’assenza di Roberta Ragusa. Un procedimento che è stato possibile poiché ormai trascorsi oltre due anni dall’ultima notizia della donna scomparsa da Gello di San Giuliano Terme.

Una volta diventata eseguibile la sentenza che dichiara l’assenza della persona scomparsa, il tribunale potrà infatti, su istanza dei richiedenti (o del pm), ordinare l’apertura degli atti di ultima volontà dell’assente, in questo caso di Roberta Ragusa. Ciò significa che i suoi beni andranno agli eredi testamentari o legittimi. Roberta Ragusa era sposata con Antonio Logli dal 1991 in regime di comunione dei beni. La dichiarazione di assenza rappresenta un passaggio importante ed obbligatorio per poi proseguire con la dichiarazione di morte presunta. Nel caso specifico della mamma di Gello, questa non potrà compiersi prima della metà del 2022, anche nel caso in cui la condanna a carico del marito Antonio Logli dovesse passare in giudicato.