Mancano meno di due mesi all’inizio del processo d’Appello che vedrà come imputato Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio e per questo condannato in primo grado all’ergastolo. La difesa di Bossetti, oltre alla famosa intercettazione in cui tenterà di dimostrare che Ignoto 1 potrebbe essere in realtà un fratellastro dell’imputato – frutto di una scappatella extraconiugale di Giuseppe Guerinoni – si concentrerà anche sul tentativo di evidenziare come molti indizi riscontrati sul corpo della vittima non siano stati in realtà presi in esame, o comunque sottovalutati. Qualche settimana fa, intervenendo sulle pagine del settimanale di Andrea Biavardi, “Giallo”, i legali di Bossetti dichiararono:”Non c’è stata una valutazione della pluralità di indizi alternativi rinvenuti sul corpo della vittima, trasformando così, senza alcun altro riscontro, un possibile contatto in un’aggressione omicida”. Un passaggio in ogni caso fondamentale: per la prima volta dal suo coinvolgimento, infatti, Bossetti potrebbe ammettere di essere entrato in contatto con la piccola Yara Gambirasio. (agg. di Dario D’Angelo)
Attorno al destino di Massimo Bossetti, l’uomo in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere di Yara Gambirasio e per questo condannato alla pena dell’ergastolo in primo grado, c’è massima attesa. Il prossimo 30 giugno, Bossetti entrerà nuovamente in un’aula di tribunale, questa volta a Brescia, dove si celebrerà il processo d’Appello nel quale tenterà di dimostrare la sua innocenza. Impresa ardua per la sua difesa, sempre più certa della non colpevolezza del proprio assistito anche a causa di quel “Dna monco” e che conterrebbe numerosi elementi critici, tali da mettere in discussione la posizione del muratore di Mapello. Di recente, il settimanale Oggi aveva avanzato quella che sarebbe la prossima mossa dei difensori di Massimo Bossetti e che sarà ben evidenziata in aula, nel corso del secondo grado. Si parla della pista, per alcuni inverosimile, del presunto fratellastro di Bossetti, il quale potrebbe essere il vero Ignoto 1 in grado di scagionare definitivamente il muratore dall’accusa di omicidio.
Secondo la difesa dell’imputato, il presunto fratellastro potrebbe essere nato dall’unione fra Giuseppe Guerinoni (l’autista di Gorno morto nel 1999 e padre biologico di Massimo) e una donna diversa da Ester Arzuffi, vera madre di Bossetti. Una strategia che porterebbe a giustificare la richiesta di una superperizia sul Dna, mettendo in discussione ancora una volta la traccia biologica rinvenuta, la cui parte nucleare è riconducibile a Massimo Bossetti ma quella mitocondriale non porterebbe a Ester Arzuffi bensì ad un soggetto sconosciuto.
Al centro delle ultime indiscrezioni anche un’intercettazione che, come riporta Bergamonews.it, risalirebbe al 14 aprile 2012, della durata di 29 minuti e relativa ad una conversazione tra la vedova di Guerinoni e la figlia. In quella circostanza, la donna avrebbe confidato alla figlia un tradimento del marito di molti anni prima: “Mi disse: Laura, scusami, ho fatto lo scemo”. La figlia Daniela, di contro, le rispose facendo intendere di sapere che il padre donava sperma a pagamento per le inseminazioni artificiali. Dettaglio che ora ritorna anche alla luce delle parole di Ester Arzuffi di qualche tempo fa, quando in una trasmissione tv avanzò il dubbio della nascita di Massimo e della sorella gemella dopo un’inseminazione artificiale avvenuta a sua insaputa. Ora però, ecco che sopraggiunge un nuovo colpo di scena: l’intercettazione rivelata da Oggi non sarebbe del tutto vera.
A ribaltare ancora una volta le carte in tavola attorno al caso che vede protagonista Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, è il settimanale Giallo che evidenzia come l’indiscrezione sulla presunta intercettazione non sarebbe veritiera. “Non è vero che la figlia di Guerinoni parlava con la madre di donazioni di liquido seminale a pagamento da parte del padre”, si legge sulla rivista specializzata in cronaca nera. Le parole di Daniela, infatti, sarebbero da interpretare come una battuta: “Stava scherzando, e mentre lo diceva, rideva”. Crolla così un punto saliente che era andato a sostenere le ipotesi della madre dell’uomo in carcere. In realtà, come rivela Giallo, l’intercettazione sarebbe stata usata a sproposito per far credere che Guerinoni potrebbe aver avuto altri figli illegittimi oltre a Massimo Bossetti e che uno di loro potrebbe essere il vero assassino di Yara Gambirasio. Il settimanale ha poi fatto luce sulla vera intercettazione in questione dalla quale trapela l’effettiva battuta fatta dalla figlia di Guerinoni in riferimento ad una signora con cui, in giovane età, il padre avrebbe avuto una scappatella. A proposito della donna in questione, gli inquirenti fecero tutti i controlli del caso, compresa la raccolta del Dna a lei e ai suoi parenti, ma risultò del tutto estranea alla vicenda.