Un incendio divampato per cause ancora da accertare ha di fatto bloccato buona parte di Roma con una densa nube di fumo nero che si innalza nel cielo per alcuni chilometri. L’incendio divampato in un deposito di materiali plastiche stamani si è propagato velocemente, e nulla hanno potuto fare il centinaio di vigili del fuoco immediatamente accorsi. La densa nube di fumo nero ha costretto all’invito emesso nel pomeriggio dal sindaco Raggi verso i cittadini, con il primo cittadino che ha consigliato ai residenti di 21 comuni di non aprire le finestre, allo scopo di non avere pericoli di respirazione. In una nota emessa dal comando dei vigili del fuoco si evidenzia che per il momento non ci sono feriti ne tanto meno intossicati, e che la colonna di fumo è “sotto controllo”.
È stato condannato al carcere a vita Vincenzo Paduano, l’uomo che meno di un anno fa uccise la sua ex fidanzata strangolandola, e poi dando fuoco al suo cadavere. La corte di primo grado ha riconosciuto in toto le accuse del pubblico ministero, con quest’ultima che è riuscita a provare la premeditazione dell’orrendo delitto. Paduano che oggi non era in tribunale ad ascoltare a sentenza, non perdonava alla sua ex fidanzata, Sara Di Pietrantonio, di aver voluto interrompere la relazione amorosa, dopo averla minacciata più volte la fermò una sera in una zona isolata al ritorno dal lavoro. Dopo una discussione la strangolò e versò sul cadavere la benzina precedentemente acquistata in un area di servizio, ed è stato proprio questo acquisto che ha portato la corte a propendere per la tesi della premeditazione.
Molti sono gli “europeisti” che in queste ore tirano un sospiro di sollievo, leggendo i sondaggi sulle presidenziali francesi. Le elezioni sembrano infatti a due giorni dal voto nettamente in mano al candidato, fortemente a favore dell’Europa Emanuel Macron, con il candidato centrista che dovrebbe trionfare con oltre il 60 % di consensi. A influire sulla mancata accettazione della candidata di estrema destra Marine La Pen, oltre alla pessima figura fatta nel dibattito televisivo, c’è soprattutto l’insipienza della sua proposta politica, una proposta che si basa principalmente sull’allontanamento della Francia dall’eurozona. In attesa della chiamata al voto rafforzate comunque le misure di sicurezza, con i commissariati che oggi hanno sospeso le licenze e i permessi a tutti i loro effettivi.
L’ennesima prova per evitare un sanguinoso spargimento di sangue, l’accordo che questa notte a mezzanotte dovrebbe fare da sfondo a una tregua permanente in Siria. Il trattato è stato firmato da Russia, Iran e Turchia, esso prevede la zona di quattro zone cuscinetto situate in otto provincie Siriane, all’interno di esse dovrebbero trovare posto le parti in causa, mentre i confini saranno vigilati da forze appartenenti ai paesi garanti, o in alternative di parti “terze”. L’accordo dovrebbe limitare i contatti tra le parti in guerra, e far diminuire cosi la tensione in una delle zone più calde dell’intero pianeta. Soddisfazione è stata espressa dalla diplomazia USA, anche se quest’ultima si è detta preoccupata del ruolo dell’Iran.
Al via il Giro d’Italia, la 100esima edizione ed oggi la prima tappa da Alghero ad Olbia: 206 chilometri. E’ stata sicuramente una festa ma una festa turbata dal doping. C’e’ stata la vittoria dell’austriaco Postelberger che è anche la prima maglia rosa.La prima partenza dell’edizione n.100 sarà marcata dal calore e dal colore di Alghero, primo gruppo di fuga dopo solo 10 minuti di gara: nel gruppo dei sei c’era Cesare Benedetti che entra nella corsa come primo a vincere un gran premio della Montagna. Benedetti porta a casa anche gli altri due traguardi in salita diventando il quarto della storia a vincere i tre gran premi di Montagna della corsa. Il primo traguardo volante della corsa è stato a Santa teresa di Gallura che guida il campione albanese Zhupa: è stato il primo ciclista del suo paese a diventare professionista. Lo sprint più atteso arriva però sul mare di Olbia dove l’austriaco Lukas Postelberger sfugge al gruppo e conquista a sorpresa il suo primo successo e della prima maglia rosa del giro n.100.
Un giro che prova ad archiviare in fretta la grave macchia dei primi e speriamo unici sospetti di doping con Pirazzi e Ruffoni della Bardiani sospesi dopo la presentazione della squadra: una brutta pagina da voltare in fretta. Uno squarcio nero nel cielo colorato di rosa: ad Alghero pronta a celebrare l’avvio del centenario e un’ora dopo la chiusura della presentazione delle squadre la notizia che ha scosso: Ruffoni e Pirazzi della Bardiani, fuori dal giro per doping. Per il Ministro dello Sport, Luca Lotti è un grosso neo e una grossa ferita ma che non deve rovinare questa bellissima festa. La notizia scuote anche il numero 1 della FederCiclismo, Renato di Rocco che li definisci stupidi al giorno d’oggi i corridori che sperano di sviare i metodi scientifici di oggi pronti a stanare i dopati. Sgomento il direttore della corsa rosa Mario Vegni che si dice allibito che nel 2017 qualcuno spera di farla franca.
Per la Juve, Buffon riposerà in attesa della partita col Monaco. Giocherà Bonucci nella partita mentre Marchisio rimarrà in panchina. In avanti scelte obbligate con Dybala e Higuain: il Pipita è pronto a segnare per rispondere al capocannoniere Belotti. Sul granata, Allegri ha speso belle parole e lo stadio sarà una vera bolgia: tensioni alla vigilia per le scritte ingiuriose contro il Grande Torino ma a gettare acqua sul fuoco ci hanno pensato Buffon, Marchisio, Dybala che si dicono rivali ma mai nemici. Il derby torinese è anche la sfida tra i marcatori, Higuain e Belotti che tra l’altro è l’idolo del figlio di Bonucci. Per Belotti, il presidente Cairo ha detto che vale 100 milioni ma non lo vendo. Allegri dice che Higuain e Belotti non li tiene insieme neanche la colla perché di sicuro se la cavano benissimo anche da soli ma a sponde opposte: il gol lo sentono e lo trovano come pochi. Proprio per questo la sfida a distanza lascia pensare a un sabato sera impegnativo per la difesa di Juventus e del Torino.