Si aggrava la situazione per il 15enne ed il 17enne accusati di aver spinto dagli scogli i due anziani Giuseppe Dibello e Gesumino Aversa. Secondo la ricostruzione del gip Riccardo Leonetti, i due ragazzi avrebbero agito infatti nello stesso momento e questo comporta anche la convalida del fermo. I due ragazzi si trovano ancora nell’Istituto minorile Fornelli di Bari. Il gip ha inoltre sottolineato nel provvedimento che la misura cautelare è dovuta alla possibilità che i due sospettati fuggano o addirittura compiano di nuovo il medesimo reato. Come sottolinea Rai News, rimangono inoltre ancora da chiarire alcuni punti della vicenda, come i contatti telefonici che i ragazzi avrebbero cancellato subito dopo l’omicidio.
Un quadro molto diverso rispetto a quanto dichiarato da entrambi i ragazzi, che hanno attribuito il delitto al solo 17enne. A dare una versione diversa è stato Gesumino Aversa, unico sopravvissuto, che avrebbe riferito agli inquirenti di aver visto l’amico cadere nel momento stesso in cui a sua volta precipitava nel vuoto. Questo particolare dimostrerebbe quindi che i due anziani devono per forza essere stati spinti da entrambi i ragazzi e non in modo sequenziale, ma con una specie di accordo. Intanto le indagini sono ancora in corso grazie alla guida del pm Carlo Spagnuolo, che nei prossimi giorni dovrà individuare quali sono state esattamente le cause che hanno spinto i due sospettati al gesto. Nel suo provvedimento, il gip ha inoltre sottolineato come entrambi i ragazzi siano svogliati e non interessati allo studio. La personalità del 15enne e 17enne potrebbe essere quindi determinante per risalire al movente e ad appurare se parte della loro versione, come la volontà di fare uno scherzo ai due anziani, possa corrispondere al vero.