Santa Flavia Domitilla viene festeggiata il 7 maggio. Di lei poco si sa e le notizie che si possono raccogliere spesso sono in contraddizione tra loro. Sicuramente nacque fra il I e il II secolo dopo Cristo. Infatti, più di una fonte narra che la santa fu perseguitata e martirizzata sotto il dominio di Diocleziano con l’accusa di aver rinnegato gli dei pagani. Secondo lo storico Eusebio, santa Flavia Domitilla fu nipote del console Flavio Clemente, la cui carica fu decretata nel 95 d.C. Perse la madre a soli 9 anni e fu cresciuta dal padre in ambienti consolari, dove il culto degli dei, dell’imperatore e di Roma erano l’unica ragione di vita. Tuttavia, nel corso del tempo, santa Flavia Domitilla ebbe modo di avvicinarsi alla fede cattolica e alla parola di Cristo e rimase folgorata dal verbo della fede e dall’amore di Dio per gli uomini. Si convertì, quindi, in gran segreto ma quando fu chiaro a tutti che lei fosse cristiana. Arrestata e interrogata, non volle abiurare la sua fede in Cristo e per questo motivo fu condannata dai giudici romani.
Per la sua fede, dunque, la santa fu prima torturata e poi deportata sull’isola di Ponza insieme ad altri fedeli anch’essi condannati. Qui, secondo alcune testimonianze storiche, morì fra atroci sofferenze. Si discosta di poco anche la versione fornita da Dione Cassio secondo il quale, però, santa Flavia Domitilla fu la moglie del console Flavio Clemente ma morì sempre perseguitata per la sua fede. Quest’ultima versione è confermata anche da un’iscrizione che si trova custodita nella bellissima basilica romana dei Ss. Nereo e Achilleo e riporta che la santa sarebbe stata moglie del console Flavio ma anche nipote di Vespasiano, padre dell’imperatore Domiziano.
Nell’iconografia cristiana, santa Flavia Domitilla viene rappresentata sempre con i capelli biondi (dai quali deriverebbe il nome Flavia) ma anche con una palma tra le mani. Non ci sono città delle quali è patrona ma sicuramente nel Lazio il suo culto è particolarmente sentito. Dipinti che la raffigurano sono custodite in diverse chiese di Terracina, il luogo che la vide nascere, ma anche a Roma la santa è molto amata. Tuttavia, non sempre è chiaro se i dipinti ritraggano proprio lei oppure sua madre, anch’essa chiamata Flavia Domitilla.
A condividere la data del 7 maggio come giorno della celebrazione, insieme a santa Flavia Domitilla ci sono anche Sant’Agostino di Nicomedia e Sant’Agostino Roscelli, Beato Alberto da Bergamo, Sant’Antonio Pecierskij, San Flavio di Nicomedia, San Giovanni di Beverley, Beata Gisella d’Ungheria e Santa Rosa Venerini.