L’arresto di un cittadino americano in Corea del Nord ha sottolineato il clima di profonda crisi tra i due Paesi e che preannuncia ancora di più l’imminente terza guerra mondiale. Un fenomeno, quello degli arresti di cittadini americani, che si starebbe allargando sempre di più. Da oltre un mese, come ribadisce il Generale dei Carristi, Mario La Mazza al Corriere.it, da oltre un mese il mondo è preoccupato in vista di un probabile terza conflitto mondiale che andrebbe a coinvolgere Usa e Corea del Nord. Ma si tratta di un’eventualità concreta? L’allarme è certamente forte e il più preoccupato è certamente Papa Francesco che invoca calma e ragionevolezza. Dopo aver affrontato i possibili alleati dei due contendenti, La Mazza analizza l’effettiva imminenza del conflitto. A sua detta, potrebbe non essere così imminente per due motivi: “Dal punto di vista militare ho già rappresentato che potrebbe portare qualche milione di morti, cosa che non conviene a nessuno dei contendenti”. Inoltre, non si sarebbe visto ad oggi alcuna preoccupazione tale da spingere i cittadini dei paesi interessati in fila alle casse dei supermercati per accaparrarsi le scorte alimentari, “cosa che si verifica in caso di possibile conflitto”. Non sarebbe stato poi ritirato alcun personale d’ambasciata e non ci sarebbe alcuna pressione militare, infine non sarebbe stato emesso alcun piano di evacuazione a Seul. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



La Corea del Sud oggi elegge il nuovo presidente con elezioni forzate dopo le dimissioni di Park Geun-hye per uno scandalo di corruzione: la guerra mondiale sullo sfondo tra Usa e Corea del Nord però è evidentemente il centro-chiave dell’intera tornata elettorale, con le posizioni in campo assai diverse che potrebbero cambiare gli scenari immediati e futuri nella “lotta” sul Pacifico che spaventa il mondo intero. È favorito l leader del Partito Democratico di centrosinistra, Moon Jae-in: con lui potrebbe avvenire una minima linea di ammorbidimento verso Pyongyang, facendo finire l’alternanza di governi conservatori che hanno scavato ancora più lo scontro al regime della Nord Corea. Si volta pagina e gli americani potrebbero non essere più i veri “protagonisti” della politica di Seul, almeno così promette Moon (pe cui la Casa Bianca teme il voto di oggi). Contro si trovano il conservatore Hong Joon-pyo, che si e’ distanziato dalla Park e attrae chi vuole una linea dura verso Pyongyang. Dal voto di oggi molto si potrà dire e capire rispetto a quanto avverrà sull’asse Pechino-Washington-Pyongyang, con la guerra mondiale che rimane sempre una inquietante ombra nel futuro delle Coree. (agg. di Niccolò Magnani)



Una Terza Guerra Mondiale potrebbe scoppiare da un momento all’altro: ne sono convinti osservatori di tutto il Pianeta, certi che le tensioni tra Usa e Corea del Nord non sono destinate a rientrare da qui a poco. L’ultimo capitolo del botta e risposta tra Washington e Pyongyang si è tradotta nell’approvazione da parte del Congresso di nuove sanzioni economiche ai danni del regime che fa capo al dittatore Kim Jong-un.

Come specificato da Libero, le sanzioni approvate a larga maggioranza (419 voti a favore e un solo contrario) sono volte a punire in particolare il settore delle spedizioni e quello dei campi penali di lavoro. Il provvedimento prevede anche che da qui a 3 mesi l’amministrazione Trump stili un rapporto che chiarisca se reinserire o meno la Corea del Nord nella lista delle nazioni sponsor del terrorismo.



Intanto, però, da Pyongyang sembrano non subire le pressioni di Washington e al contrario sono impegnati nel rilanciare la storia del presunto attentato fallito ai danni di Kim, orchestrato dalla Cia e dai servizi segreti sudcoreani, bollato da diversi analisti come una bufala. L’a agenzia ufficiale Korean Central News (Kcna) ha infatti ribadito che “i criminali incoscienti che vogliono realizzare un tale sogno non possono sopravvivere neppure un attimo in questo Paese”.

Dello stesso avviso il Ministro dell’interno nordcoreano, che ha definito il presunto complotto tra Usa e Nord Corea come “un ultimo disperato tentativo che è andato oltre ogni limite”. La sensazione è che non basteranno nuove sanzioni a fermare l’escalation tra Usa e Corea del Nord: il Pianeta è davvero sull’orlo di una Terza Guerra Mondiale.