Dopo aver confessato di aver abbandonato la neonata nel giardino di fronte ad un condominio di Trieste, la madre 16enne è stata ricoverata per complicazioni legate proprio al recentissimo parto avvenuto due sere fa e per il quale non ha retto evidentemente il peso di quella gravidanza tanto da abbandonare la piccola neonata in un giardino, dove poi è morta. La ragazza è stata ricoverato ieri sera al pronto soccorso del Burlo Garofolo di Trieste, lo stesso dove ieri è deceduta la piccola figlia dopo i tentativi vani di salvarla in seguito al ritrovamento nel giardino. Il pm invita al rispetto di tutte le persone coinvolte e segnala: «è il secondo caso in un anno in Friuli Venezia Giulia, con le indagini serve forse anche informare i giovani, magari a scuola», riporta l’Ansa. (agg. di Niccolò Magnani)
Si è concluso nel peggiore dei modi l’abbandono di una neonata in un giardino condominiale e morta nella serata di ieri presso l’ospedale di Trieste. Come riporta LiveSicilia.it citando Corriere della Sera, per il caso risulta indagata una giovane 16enne, la quale abita insieme alla sua famiglia nel medesimo stabile in cui è stato rinvenuto il corpo della neonata. La ragazzina avrebbe confessato il fatto, raccontando di non averla gettata, né portata a braccia sul cumulo di calcinacci dove la neonata è stata rinvenuta dentro un sacchetto di plastica per la spesa. “L’ho calata dal primo piano con una corda”, avrebbe raccontato in lacrime agli inquirenti. Stando ad una prima ricostruzione, la giovane madre indagata avrebbe partorito in casa. Quasi certamente si sarebbe trattato di un parto prematuro, in seguito al quale, in preda alla disperazione, avrebbe pensato di disfarsi del corpicino della bambina. La madre ha raccontato di non essersi accorta di nulla, pensando che la figlia avesse solo “qualche problema con il ciclo mestruale”. La neonata morta ieri a Trieste era stata rinvenuta da una donna che portava a passeggio i suoi cani. Questi ultimi avrebbero fiutato la presenza della piccola che però non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Le indagini per accertare le responsabilità sulla morte di una bambina neonata, trovata in un giardino condominiale a Trieste, hanno portato ad una ragazza di 16 anni, ora iscritta nel registro degli indagati. A darne notizia è Il Fatto Quotidiano nell’edizione online, riportando quanto trapelato dal Corriere e confermata poi dalla stessa Questura. La segnalazione del ritrovamento della piccola era avvenuta ieri mattina, intorno alle 13:30 quando una donna, nell’area verde insieme ai propri cani, aveva prontamente allertato il 118. Proprio gli animali avevano fiutato la presenza della neonata dietro i cespugli. L’arrivo d’urgenza in ospedale, tuttavia, non ha permesso alla piccola di salvarsi a causa delle condizioni apparse sin da subito molto gravi. Il suo piccolo cuore ha smesso di battere alle 19:58 di ieri sera. Ora occorre comprendere quali siano le responsabilità della giovane indagata e le motivazioni che l’avrebbero spinta ad abbandonare nel parco la neonata poi morta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Tragica fine per la neonata ritrovata abbandonata in un giardino di Trieste. Purtroppo la piccola non ce l’ha fatta a causa delle gravi condizioni in cui già versava al momento del ricovero in ospedale. La bambina è stata sottoposta a cure intensive, in seguito alla segnalazione giunta ieri. A ritrovare la neonata, fra i cespugli, è stata una donna che in quel momento stava facendo passeggiare i suoi cani nel parco. Immediato l’intervento dei sanitari e della Polizia, così come il ricovero al Burlo Garofolo, l’ospedale pediatrico triestino. Alla luce della tragedia, gli sforzi delle autorità per risalire ai genitori diventano ancora più intense.
Sarà da appurare chi possa aver portato la neonata nel parco e quale sia stata la motivazione. La zona, inoltre, fa parte di un’area della città poco frequentata e utilizzata solo dai residenti del palazzo antistante. Questo particolare potrebbe indicare che la persona o le persone che hanno abbandonato la neonata conoscano bene l’area o siano persone conosciute. Allo stesso modo, il luogo potrebbe essere stato scelto proprio perché meno frequentato rispetto a molti altri. Non è chiaro, infatti, se l’intento fosse di far ritrovare la piccola o semplicemente di abbandonarla con non curanza. Data la delicatezza del caso per ora le forze dell’ordine non lasciano trapelare alcuna indiscrezione, anche se, sottolinea Il Fatto Quotidiano, non si esclude alcuna pista. “E’ sconcertante”, ha commentato Maria Sandra Telesca, l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia. Soprattutto perché “appare sintomo di gravissimo disagio”.