Barack Obama ha incontrato Matteo Renzi a Milano: due ore di incontro tra l’ex presidente Usa e l’ex premier all’hotel Hyatt dove alloggia. Insieme poi si sono diretti a Palazzo Clerici, dove è in programma una cena privata con ospiti selezionati. Molti applausi da parte di una piccola folla all’uscita di Obama e il segretario del Pd. Stando a quanto riportato da RaiNews, nel corso del loro incontro avrebbero telefonato al neo presidente francese Emmanuel Macron per congratularsi con lui. Domani il sindaco di Milano Giuseppe Sala sarà in prima fila per ascoltarlo al Seeds&Chips, summit internazionale sulla food innovation, poi avrà modo di consegnargli le chiavi della città. «Milano credo che si sta muovendo in una filosofia “obamiana” che è fatta di sviluppo dell’economia e del lavoro ma anche di tanta solidarietà. Abbiamo deciso di dargli le chiavi della città perché riteniamo che quello che Milano rappresenta oggi è molto in linea con quello che è il suo pensiero», ha dichiarato il primo cittadino.



Gli ufficiali dell’aeronautica militare italiana hanno accolto Barack Obama. Jeans e giubbotto di pelle, l’ex presidente Usa si è trasferito dall’aeroporto militare di Linate con il suo staff in città: con un corteo di 14 auto, aperto dai poliziotti in moto e chiuso da un’auto della Polizia locale, è stato accompagnato in hotel. Un elicottero sorvolava invece la zona. Gli incroci sono stati presidiati dai vigili, che hanno fermato il traffico, e c’è chi è sceso dall’auto o si è fermato ai semafori per scattare foto. Si sono formate anche delle code durante il passaggio dell’ex presidente Usa. Nessuno comunque è riuscito a riprendere Barack Obama, dietro i vetri oscurati dell’auto del Secret Service. L’ex presidente Usa ha già visitato la Pinacoteca Ambrosiana, dove si è intrattenuto per meno di un’ora, e il Duomo, accompagnato dall’arciprete Gianantonio Borgonovo. Due anni fa la moglie Michelle aveva visitato la Cattedrale in occasione della sua visita a Expo. 



C’è grande attesa a Milano per l’arrivo di Barack Obama, che domani parteciperà al summit sul cibo Seeds&Chips. Atterrato all’aeroporto di Linate, l’ex presidente americano alloggia al Park Hyatt, l’hotel che ospitò sua moglie Michelle in occasione della sua visita a Expo 2015. Obama ha preferito evitare la folla, quindi è entrato da una via laterale per non farsi riprendere da telecamere e fotografi. Oggi pomeriggio potrebbe visitare alcuni luoghi suggestivi della città, come il Duomo e il Cenacolo, ma non filtrano indiscrezioni sui suoi appuntamenti. Come riportato da Il Giornale, stasera però sarà protagonista di una cena strettamente riservata nella sede dell’Ispi. Domani, dunque, Obama sarà ospite d’onore del vertice internazionale sulla food innovation, ma è previsto anche un incontro con il segretario del Pd ed ex premier, Matteo Renzi. Dal sindaco Giuseppe Sala, invece, riceverà le chiavi della città. Poliziotti e carabinieri presidiano la zona attorno a piazza Duomo, vicina all’hotel che ospita Obama, e sono controllati anche gli ingressi della Galleria Vittorio Emanuele.



Non è più il presidente degli Stati Uniti, ma non per questo Barack Obama ha perso quota nelle quotazioni dei vip internazionali. E infatti l’ex inquilino della Casa Bianca è stato accolto da grande star a Milano. Per ascoltarlo domani al Seeds&Chips, il summit sul cibo, bisogna sborsare 850 euro. Questo è il prezzo per chi acquista il pass Vip Premium, valido per quattro giorni di ingresso alla manifestazione che si tiene a Rho Fiera. Acquistando il ticket prima del 30 aprile, la spesa sarebbe stata di 650 euro. Questo biglietto non garantisce solo l’accesso a tutte le conferenze in programma fino all’11 maggio e all’area riservata. L’evento più atteso è comprensibilmente il discorso Keynote Speech di Barack Obama, in programma alle 14 di domani. L’ex presidente si confronterà con Sam Kass, suo chef e consigliere per la nutrizione. Se state pensando di acquistare questo biglietto, sappiate che non c’è più tempo: i 3500 posti a sedere nella sala dedicata all’evento dell’anno sono già tutti esauriti.