Gravissimo attentato occorso in Thailandia questa mattina: due bombe sono esplose a pochi minuti di distanza a Pattani, dove dal 2004 sono in corso numerose fazioni secessioniste violente. I media locali parlano di tantissimi feriti, circa 50, di cui due sarebbero gravissimi. La prima bomba è esplosa all’interno del centro commerciale molto affollato in pausa pranzo per i lavoratori della zona, mentre la seconda è detonata pochi istanti dopo nel parcheggio esterno alla struttura proprio dove si erano riversare i clienti del centro commerciale dopo il panico per la prima esplosione. Il “Big C” di Pattani è rimasto letteralmente esentato dall’attentato (ancora non rivendicato), con i media thailandesi che in questi minuti hanno diffuso queste prime notizie: «La prima bomba era piccola e non si sono avute vittime – ha detto un responsabile della polizia locale – ma la seconda era più potente e probabilmente si trattava di un’autobomba», riporta l’Ansa.
L’attentato di poca minuti fa a Pattani in Thailandia al momento non pare aver generato vittime, anche se i soccorsi sono in corso d’opera e il bilancio di 56 feriti di cui due gravi potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. La provincia di Pattani è purtroppo da oltre dieci anni tempestate da guerre intestine e violente tra i vari ribelli islamisti che minano la pace della popolazione a prevalenza buddhista, proprio al confine con la Malesia. Si pensa dunque che l’ultimo attentato sia stato organizzato proprio da questi gruppi islamici, anche se manca una rivendicazione, dato che la dinamica delle esplosione ricorda molto da vicino alcuni passati episodi terroristici del genere. Come riporta il Corriere della Sera, «Nel mese di agosto 2015 un grave attentato nella capitale Bangkok ha causato diversi morti e feriti. Nella notte dell’11 agosto 2016 si sono verificate due esplosioni nel centro della cittadina balneare di Hua Hin, circa 150 km a sud di Bangkok, con una vittima thailandese e feriti, anche stranieri, tra cui due italiani».
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