Un uomo è stato fermato nell’ambito delle indagini sulla morte del gioielliere di Marano trovato senza vita nel suo negozio. Come riporta Sky TG24, i carabinieri di Ischia hanno seguito l’indicazione della Compagnia dei carabinieri di Giugliano in Campania e hanno fatto irruzione, la scorsa notte, nell’Hotel Oriente di Ischia: lì hanno prelevato un uomo che è stato poi imbarcato col traghetto delle 2.30 del mattino per essere trasferito, sotto scorta, nella caserma di Giugliano. L’uomo potrebbe essere coinvolto nell’omicidio del gioielliere Salvatore Gala, ritrovato senza vita dalla moglie e ucciso con un colpo di arma da fuoco sparato alla testa. Per arrivare a quella che potrebbe essere la svolta decisiva sul caso, gli inquirenti hanno scandagliato la vita privata del 43enne divorziato e padre di una bambina di 7 anni. Gala potrebbe essere stato ucciso per un regolamento di conti legato a vecchie ruggini o a debiti non onorati, come riporta Ilmattino.it, anche se non è esclusa la pista della criminalità organizzata. I militari dell’Arma stanno controllando le telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali limitrofi: sarebbe stato ricostruito il percorso dell’auto del killer, che avrebbe imboccato una delle traverse di via Vincenzo Merolla. In queste ore i carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, starebbero interrogando la persona sospetta che potrebbe essere coinvolta nel delitto.
Sono emerse nuove indiscrezioni in merito all’omicidio del gioielliere di Marano ucciso a colpi di pistola. Le ultime notizie sulla morte di Salvatore Gala le ha fornite Pomeriggio 5: l’inviata di Barbara d’Urso, in collegamento dal paese in provincia di Napoli, ha spiegato che gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, neppure quella relativa al regolamento di conti per la modalità dell’esecuzione. Inoltre, non è stato trovato alcun segno di effrazione, ma tante impronte che verranno esaminate. Indicazioni importanti potrebbero arrivare dalle riprese di una telecamera all’esterno del negozio: potrebbe aver ripreso le persone entrate e uscite dal negozio durante la giornata di ieri. Salvatore Gala potrebbe essere stato ucciso ieri sera, quasi in coincidenza con l’orario di chiusura della gioielleria, poi la saracinesca sarebbe stata abbassata per guadagnare tempo per la fuga. Stando a quanto riportato da La Stampa, tra le persone ascoltate in caserma figura anche l’ex moglie della vittima.
Ucciso a colpi di pistola nella sua gioielleria di Marano, in provincia di Napoli: la vittima è Salvatore Gala, trovato dietro al bancone del suo negozio a pancia in giù, in un lago di sangue. L’allarme è stato lanciato dalla madre, preoccupata dal mancato rientro del figlio dopo la chiusura della gioielleria. Sul delitto sta indagando la Procura di Napoli Nord: potrebbe essersi trattato di un omicidio per rapina, visto che la cassaforte è stata svuotata, ma non si escludono altre ipotesi. I gioielli, ad esempio, potrebbero essere stati portati via dopo l’omicidio proprio per mascherare altri moventi. Tra i tanti aspetti da chiarire c’è quello relativo al motivo per il quale Salvatore Gala si è trattenuto in negozio oltre l’orario di chiusura: aveva appuntamento con qualcuno?
L’uomo era separato e aveva una figlia di sette anni. Un testimone, Giuseppe Iavarone, ha raccontato di aver aperto la porta della gioielleria e di averla trovata a soqquadro. L’uomo, come riportato da Repubblica.it, è stato chiamato dalla famiglia di Salvatore Gala, da molti chiamato Maurizio, quando hanno recuperato le chiavi di riserva del locale. Gli hanno chiesto di aprire la gioielleria, dove ha trovato il cadavere. Il testimone ha raccontato di aver aperto il negozio alle 6:40 dopo aver trovato la saracinesca già aperta. Si sta facendo sentire di più la criminalità negli ultimi tempi a Marano: lo sostiene il titolare di una lavanderia. Il comune di Marano, sciolto alla fine del 2016 per infiltrazioni mafiose, è amministrato da una commissione straordinaria.