Di Olindo Romano e Rosa Bazzi ha parlato anche La Vita in Diretta, che ha rilanciato le dichiarazioni di Lele Mora. La testimonianza dell’ex agente dei vip sulla coppia responsabile della strage di Erba ha riacceso i riflettori sulla vicenda, che tra l’altro prossimamente potrebbe far registrare importanti novità. Condannati all’ergastolo con tre gradi di giudizio con elementi ritenuti determinanti, Olindo e Rosa hanno fatto ricorso e la Cassazione ha dato il via libera alla difesa affinché vengano esaminati i sette reperti portati alla loro attenzione. Porteranno ad una revisione? È ancora presto per dirlo. A tal proposito Lele Mora ha dichiarato: «Spero che gli vada bene il ricorso che hanno fatto». Intanto nello studio de La Vita e in Diretta sono state ripercorse alcune tappe della vicenda: dalla confessione, un’ammissione di responsabilità, alla ritrattazione. Più che la condanna all’ergastolo, la separazione sembra la punizione più grande per loro.



Olindo Romano e Rosa Bazzi sono innocenti: lo sostiene Lele Mora, che ha incontrato in carcere l’uomo della strage di Erba (insieme alla moglie). «Secondo me Olindo e sua moglie non sono colpevoli. Da come tu guardi le persone negli occhi, te ne accorgi. Sono innocenti a mio avviso, glielo leggo negli occhi», ha dichiarato l’ex agente dei vip ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante il programma ECG. Dopo aver raccontato degli sguardi strani che gli rivolgeva Olindo Romano quando passava davanti alla sua cella, Lele Mora ha parlato del sentimento che unisce la coppia: «Secondo me l’amore che hanno tra loro due è talmente forte che si sono presi tutte le colpe che magari non hanno». Pensa che siano innocenti, quindi l’ex agente dei vip auspica che vada bene il ricorso che hanno fatto. E non sarebbe l’unico a pensarlo: «Anche il cappellano del carcere era convinto che fosse innocente».



Ma allora che è successo il giorno di quella strage? «Non voglio dar colpe alla magistratura, qui può darsi che ci siano state delle situazioni strane e che non se ne siano accorte». Entrambi in isolamento, Lele Mora e Olindo Romano si incrociavano quando andavano al colloquio o dall’avvocato. Ma Lele Mora era colpito da Olindo soprattutto quando si preparava per il colloquio con la moglie Rosa Bazzi, che avveniva ogni 15 giorni: «Si faceva sempre bello, si preparava, viveva solo per incontrare la moglie. Mi faceva molta tenerezza. Era molto triste». L’ex agente ha anche rivelato di aver dato il suo pasto a Olindo, il quale, a differenza sua, in carcere è ingrassato: «Quando passava col permesso della guardia gli dicevo yoghi, lo chiamavo così, vieni qui che ti do una merendina».

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