È sempre più un mistero l’assalto al Resort di Manila avvenuto ieri sera: il bilancio è gravissimo, con 36 morti e una quantità ancora non ben precisata di feriti nell’Hotel con quasi esclusivamente ospiti internazionali e occidentali. L’attacco è scattato verso l’1.30 di notte (da noi le 19.30) e in poco tempo si è venuto a sapere che un uomo armato e mascherato stava sparando ai tavoli di gioco del Casinò al Resort World della capitale nelle Filippine. Poco dopo arriva la rivendicazione dell’Isis che parla di un lupo solitario in azione nel quartiere vicino all’Aeroporto, ma le indagini in questa nottata tendono ora ad escludere questa pista. I 36 morti infatti non presentano colpi di arma da fuoco, bensì sono purtroppo rimasti uccisi soffocati dal fumo sprigionatosi dopo che l’attentatore è entrato in azione e numerosi incendi si sono provocati all’interno della struttura. Altri hanno parlato di esplosioni all’esterno, ma al momento resta tutto molto confuso anche per la mancanza di comunicazioni certe della polizia filippina tutt’ora, a ormai 12 ore dalla strage.



L’attentato Isis dunque scema come ipotesi ed emerge di più quella di una rapina. «l’uomo mascherato è ritratto dalle telecamere di sicurezza mentre ruba con le armi in mano delle fiches e mentre dà fuoco con della benzina ad alcuni tavoli da gioco», spiega Tg Com24 dopo aver sentito alcuni testimoni che hanno parlato di un uomo che sparava non alla folla, dunque non per uccidere. Il giallo rimane e si spera nella prossime ore di avere notizie più certe per comprendere cosa sia avvero successo nel Resort World di Manila. (agg. di Niccolò Magnani)



Ancora l’ombra lunga dell’Isis dietro l’assalto terroristico a Manila, capitale delle Fiippine. Ad essere colpito sarebbe stato il Resort World Manila, frequentatissimo al momento dell’assalto. E’ stata la CNN il primo network ad avvisare dell’attacco in corso, con forti esplosioni che si sono udite intorno all’una e trenta del mattino, quando il Casinò del Resort era ancora estremamente frequentato. Sono arrivati immediatamente i reparti d’assalto delle forze di polizia Filippine, che hanno circondato la zona ed hanno iniziato ad operare per l’evacuazione del resort. Nelle Filippine ci sono cellule dell’Isis particolarmente attive, tanto che il Presidente Duterte, soprannominato The Punisher per i suoi controversi, rudi metodi contro il crimine, aveva schierato l’esercito nella zona dell’isola di Mindanao, considerata la roccaforte nelle Filippine dei gruppi vicini al Califfato, anche se ad operare nell’assalto al Resort World Manila non sarebbero stati i gruppi organizzati.



Sarebbero stati infatti dei lupi solitari a condurre l’azione, provenienti dalla regione di Marawi, dove i gruppi legati all’Isis sono sì attivi, ma spesso raccolgono persone solitarie che hanno dimostrato simpatia per il Califfato. Il gruppo estremista locale, chiamato Abu Sayyaf, ha finora causato nelle Filippine una guerriglia che ha causato molte vittime oltre a circa settantamila sfollati. Nell’attacco al Resort World Manila invece non è ancora chiaro se ci siano vittime e quante persone siano rimaste ferite. Si sono sentiti chiaramente spari ed esplosioni e non è ancora chiaro se qualcuno si trova ancora all’interno del Resort. La zona del complesso è particolarmente affollata non solo per la presenza del Casinò, ma anche perché nelle vicinanze c’è il grande aeroporto internazionale di Manila, il Ninoy Aquino. Le ultime notizie parlano di un solo uomo che sarebbe entrato nel Resort aprendo il fuoco contro le persone all’interno: una versione che sarebbe stata confermata anche da un account legato all’Isis su Twitter.