Interessante studio della Columbia Business School: l’istituto statunitense ha voluto occuparsi della sfera dei segreti e di tutto ciò che può essere considerato nascosto: molto attenti alla numerologia, gli studiosi hanno trovato una curiosa corrispondenza tra il numero tredici, che rappresenta la rottura dell’equilibrio, e la quantità esatta di informazioni che ognuno di noi nasconde al prossimo. L’indagine è stata condotta in maniera capillare, analizzando trentotto diverse tipologie di segreti che le persone possono coltivare, da quelli che riguardano la sfera affettiva a quella lavorativa, dai possibili tradimenti fino all’aver nascosto un proprio hobby o una propria passione particolare. Statisticamente, la metà dei segreti che teniamo per noi farebbero crollare la fiducia in almeno un rapporto interpersonale. Addirittura due su tre riguarderebbero la sfera finanziaria ed eventuali problemi economici.
Per quantificare il numero di segreti che ogni persona custodisce, la Columbia Business School ha scandagliato la psicologia degli individui, cercando di comprendere quelle che sono le condizioni ideali per riuscire a custodire un segreto. E’ emerso che la solitudine è più rischiosa rispetto al trovarsi in compagnia di molte persone, perché è difficile venire a patti con sé stessi ed è più complicato far accettare un segreto alla propria coscienza piuttosto che nasconderlo alle persone care. Avere troppi segreti può comunque essere significativamente dannoso per la salute. Questo perché lo stress può provocare danni alla digestione e al metabolismo, può contribuire all’invecchiamento precoce della pelle, alla pressione alta e soprattutto abbassa le difese del sistema immunitario, il che può comportare diversi danni collaterali alla propria salute. Dunque segreti sì, ma con giudizio: tredici sembrano proprio la misura adatta.