Il prossimo 23 giugno si tornerà a parlare dell’omicidio di Gloria Rosboch per il quale sono in carcere da oltre un anno Gabriele Defilippi e l’ex amante Roberto Obert, accusati del suo delitto. Entro quella data, infatti, dovrà essere consegnata la perizia psichiatrica a carico di Defilippi in vista poi della quarta udienza del processo fissata al prossimo 27 giugno. Nell’attesa, i riflettori sul caso Rosboch sono tornati ad accendersi nelle passate ore, dando spazio al ricordo della professoressa di Castellamonte raggirata e poi uccisa proprio da un suo ex studente. La mattina dell’8 giugno scorso, presso la scuola media Cresto del paese di origine della povera Gloria e nella quale la donna insegnava, è stata inaugurata un’aula a suo nome.
A renderlo noto è il portale Quotidiano del Canavese nella sua edizione online che mette in luce l’intento della scuola di ricordare, ancora una volta, la professoressa Gloria Rosboch, “per fare in modo che il suo esempio di lavoro e di umanità sia sempre con noi”, ha sottolineato il dirigente scolastico. Commossi i genitori della vittima, presenti al momento dell’inaugurazione dell’aula in memoria della loro unica figlia. “Grazie a tutti per quello che avete fatto. Studenti e insegnanti. Non posso dire altro che un semplice grazie”, ha commentato l’anziana madre Marisa Mores, la quale ad oggi non è riuscita a perdonare Gabriele Defilippi, il complice Obert e la madre del primo, Caterina Abbattista.
L’inaugurazione dell’aula al primo piano della scuola Cresto di Castellamonte e titolata alla memoria di Gloria Rosboch è stata possibile grazie alla donazione della famiglia della vittima, i genitori Marisa ed Ettore, ma anche del contributo del Comune. L’aula è stata riadattata affinché possa essere utilizzata dagli allievi che necessitano della presenza dell’insegnante di sostegno. Sempre in memoria della professoressa uccisa, gli allievi delle medie hanno onorato il concorso dedicato a Gloria Rosboch realizzando alcuni gioielli unici presenti nell’atrio del plesso.
Quanto accaduto a Gloria Rosboch, uccisa il 13 gennaio 2016, ha scosso particolarmente la piccola comunità di Castellamonte nella quale, in questi mesi, si sono svolte numerose iniziative in suo onore. Oltre all’inaugurazione di una nuova aula della scuola nella quale insegnava, un mese fa circa è avvenuta una ulteriore azione molto apprezzata dai genitori della vittima. Mamma Marisa e papà Ettore, infatti, avevano donato nei mesi scorsi del denaro alla Croce Rossa per migliorare le attrezzature destinate al soccorso. Si era trattato di una donazione al servizio della popolazione e che ha portato il comitato locale della Croce Rossa ad impiegarla “per allestire i nuovi mezzi del soccorso su una delle nostre ambulanze”, ha precisato il presidente Paolo Garnerone.
Su un’ambulanza sarà presente una scritta, decisa insieme alla famiglia della professoressa uccisa, al fine di ricordare Gloria Rosboch. Un ulteriore segno, questo, della forte vicinanza tra i Rosboch e la comunità di Castellamonte, in particolare con i volontari della Croce Rossa che hanno seguito sin dalle prime battute la drammatica vicenda di cronaca e che ha portato all’arresto dei tre presunti responsabili.