Il bisogno di Gesù, della sua compagnia nella quotidianità, è il leit-motiv del pellegrinaggio Macerata-Loreto. La gente ha bisogno di camminare insieme, nel pellegrinaggio e nella vita. Il cardinale Farrell nell’omelia ha lanciato un vibrante appello ai giovani: «Nonostante i tradimenti, più o meno grandi, Gesù non vi rifiuta la sua amicizia, anzi in questa notte vi chiede ancora una volta di amarlo perché non vi ritiene indegni di essere suoi amici». Anche il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, ha parlato dello spirito di amicizia, riferendosi anche ai terremotati, ai migranti, ai cristiani perseguitati e a chi vive situazioni di sofferenza: «Ciò che conta è riscoprire la solidarietà non come l’emozione di un momento, ma come un impegno anche strutturale che metta mano a quelle priorità per troppo tempo silenziate». L’Europa non è rimasta a guardare: il presidente del Parlamento, Antonio Tajani, ha fatto sapere «quanto sia impressionante assistere allo spettacolo di questa folla di persone provenienti da tutta Europa, giovani e meno giovani, che si riunisce per pregare, contemplare, trovare la speranza o rafforzare le proprie convinzioni». (agg. di Silvana Palazzo)
Il 39esimo Pellegrinaggio Macerata-Loreto si è concluso ufficialmente all’alba di oggi, in concomitanza con l’arrivo dei primi fedeli nella Basilica della Santa Casa. A prendere parte al grande evento religioso, percorrendo a piedi 30 km, sono stati in migliaia, non solo giovani ma anche anziani e bambini, come riporta l’agenzia di stampa Ansa. La maggior parte dei fedeli provenivano dalle zone colpite dal terremoto dello scorso anno, come testimoniato da alcuni cartelli sui quali campeggiava la scritta: “Non crolliamo e non molliamo”. A collegarsi telefonicamente con le migliaia di persone che avevano preso parte alla messa celebrata da monsignor Kevin Joseph Farrell, a Macerata, ieri sera è stato Papa Francesco, il quale ha rivolto un grande abbraccio a tutti i pellegrini. Il Pontefice ha invitato a riflettere sulla domanda di Gesù “Mi ami tu?” la quale avrebbe un doppio senso: “Gesù chiede a me se lo amo ma anche io posso chiedere a Gesù se mi ama”. A proposito di Papa Francesco, il sindaco di Macerata si augura che proprio nel quarantennale del Pellegrinaggio il Santo Padre possa essere personalmente presente all’evento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
In un articolo pubblicato sull’Avvenire di sabato 10 giugno, Giorgio Paolucci è tornato sui valori del pellegrinaggio Macerata-Loreto, proprio in giorni come questi in cui l’Europa viene messa a ferro e fuoco dal terrorismo e dalla pausa. “Provate a immaginare un serpentone lungo diversi chilometri, fatto da centomila persone che per una notte intera pregano e cantano,camminando sotto il cielo stellato verso un santuario,” spiega Paolucci, “Un popolo che – per usare termini cari a papa Francesco – non si rassegna alla cultura dell’indifferenza, non si lascia rubare la speranza e testimonia con gesti semplici – antichi e sempre nuovi – uno sguardo positivo sulla vita.” Contro l’indifferenza e la paura, “Cosa tiene insieme persone di ogni età, provenienza e condizione sociale, in un gesto così elementare?”. La risposta secondo Giorgio Paolucci è “Il bisogno di un abbraccio senza confini, il desiderio di essere guardati e accolti con tutti i loro limiti, le fatiche, le paure, le gioie e i dolori, la carne e il sangue, che impastano l’esistenza quotidiana.” Il pellegrinaggio Macerata-Loreto diventa dunque il giusto passo in questi tempi duri, con Paolucci che ricorda una ragazza dello scorso anno che partecipò dicendo: “«Sono atea, ma sono qui perché voglio vedere Dio nel volto di coloro che credono». (agg. di Fabio Belli)
Stanno accorrendo da tutta Italia e anche dall’estero per la Macerata-Loreto, il pellegrinaggio a piedi in programma oggi, sabato 10 giugno. L’appuntamento religioso è di portata mondiale, per questo non sorprende che sia salito a 450 il numero dei pullman in arrivo. Il numero di partecipanti di conseguenza sarà superiore a quello registrano lo scorso anno. Si comincerà alle 20:30 con la messa allo stadio Helvia Recina: sarà celebrata dal cardinale Kevin Farrell. Prima della partenza ci sarà la tradizionale telefonata di Papa Francesco ai pellegrini, poi verrà proiettato il video messaggio di Antonio Marto, il vescovo di Fatima, visto che quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni della Madonna. Quindi avrò inizio la Macerata-Loreto, considerato il pellegrinaggio a piedi più partecipato tra quelli che si svolgono in Italia. I pellegrini potranno poi mettersi in cammino per 28 chilometri fino a raggiungere Loreto all’alba di domani mattina.
Il pellegrinaggio Macerata-Loreto si articola in quattro parti: la recita dei Misteri della gioia e della luce con benedizione eucaristica, la recita dei Misteri del dolore e benedizione con la croce, la recita dei Misteri della gloria con fiaccolata, benedizione con l’acqua lustrale, rinnovo delle promesse battesimali e ristoro; infine, recita dell’Angelus, scambio della pace e arrivo a Loreto. Qui i pellegrini recitano l’atto di consacrazione alla Madonna. Non sono mancati accorgimenti sul fronte sicurezza: è massima allerta dopo gli attentati delle ultime settimane. Il percorso, ispezionato dalle forze dell’ordine, sarà delimitato da cordoncini e transenne, ma massima attenzione verrà riservata anche ai punti di incrocio. L’obiettivo è evitare che un veicolo possa intersecare in qualsiasi punto il corteo dei pellegrini. Controlli sono previsti anche agli accessi dell’Helvia Recina, dove sarà vietato introdurre oggetti in vetro.
Macerata-Loreto è un pellegrinaggio cattolico a piedi nato nel 1978 per iniziativa di don Giancarlo Vecerrica, oggi vescovo: l’allora insegnante di religione di Macerata lo propose come gesto di ringraziamento alla Madonna al termine dell’anno scolastico. Al pellegrinaggio presero parte nella prima edizione poco più di trecento persone, ma il numero delle presenze è cresciuto negli anni, fino a sfondare il tetto delle 65mila persone nelle ultime edizioni. In quella del 2008 si è arrivati a quota 80mila presenze. Il pellegrinaggio comincia la sera del sabato che è immediatamente successivo alla fine delle lezioni scolastiche. Per la Diocesi di Macerata è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno. Il percorso riprende un cammino mariano di antica tradizione. Fino al 1992 si partiva dallo Sferisterio, ma dall’anno successivo si decise di partire dallo stadio Helvia Recina di Macerata.