Sono trascorsi solo due anni dalla morte di Andrea Soldi, il 45enne di Torino morto tragicamente durante un Tso forzato ad opera di tre vigili. Ritorna a far discutere la vicenda, a causa di una promozione degli agenti della Municipale che ora faranno parte della polizia giudiziaria. Deluso il padre di Andrea Soldi, per quello che ha tutta l’aria di essere l’ennesimo affronto.



Il genitore del 45enne non dovrà solo fare i conti con quella che è a tutti gli effetti una morte iniqua, ma anche con quella che suona come una beffa. “Questo è fuori dal mondo”, sottolinea al Corriere della Sera, puntando il dito contro l’amministrazione comunale. “Hanno forse già pagato alla Giustizia?”. Domande che forse rimarranno senza risposta, mentre l’unica certezza rimane il decesso di Andrea Soldi, un uomo che oggi avrebbe potuto essere ancora in vita se solo le cose fossero andate diversamente. 



“Premiare i loro desideri per me è uno schiaffo”, ribadisce ancora il padre di Andrea Soldi. Sembra infatti che i tre vigili coinvolti nella tragedia non fossero soddisfatti della loro mansione e per questo siano stati spostati di reparto. Un miglioramento professionale, a ben guardare, che tuttavia risuona come l’ennesima ingiustizia. “Non posso ignorare che per Andrea non c’è nessuna seconda chance”, continua ancora, ricordando che i tre agenti della Municipale sono ancora accusati di omicidio colposo. 

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